2006: Slither

poster 70x100 Slither nl nieuw 5.indd

Regia – James Gunn
He looks likes something that fell off my dick during the war

James Gunn è uno dei miei eroi. Sì, è vero che ha scritto la sceneggiatura del remake di Dawn of the Dead. Ma a uno che viene dalla Troma, che è autore (e anche regista non accreditato) di Tromeo & Juliet e che, insieme a Kaufman, ha pubblicato il libro “All I Need to Know about Filmmaking I Learned from the Toxic Avenger”, non si può non volere bene. È quasi un atto dovuto.
Musicista, sceneggiatore, produttore, regista, disegnatore di fumetti, Gunn fa un po’ di tutto. E lo fa sorprendentemente bene. D’altronde la scuola Troma, se ti insegna qualcosa, ti insegna ad arrabattarti alla grande. Che ci volete fare, a me queste personalità tra il genialoide e il cialtronesco piacciono molto, soprattutto quando se ne escono con delle perle di B movie come Slither. Un film d’invasione aliena mischiato al body horror (citazioni come se piovesse da Shivers, Society, From Beyond) e con una spruzzata di commedia nera che non guasta mai. Quando uscì, si ebbe quasi l’impressione di essere tornati ai fasti del primo Gordon. Ma ancora più scatenato e irriverente. Un’apertura alla freschezza e al prendersi gioco di se stessi in un momento in cui proliferava il torture porn e non c’era verso di uscire dal tunnel di squartamenti arzigogolati messo in piedi da Wan, Roth e compagnia cantante.
Solo a vedere il cast di Slither c’era da sentirsi come se si fosse presa una boccata d’ossigeno dopo mesi passati in una fogna: Nathan Fillion, Michael Rooker ed Elizabeth Banks, uno dei volti femminili più carismatici e pieni di simpatia in circolazione, che non si sa perché lavori così poco.
E poi quella trama dall’impianto fantascientifico, ma con dei risvolti profondamente horror, il gusto per grottesco, lo splatter d’annata, i mostri tentacolosi e striscianti. Slither scatena entusiasmo a ogni visione. Ce ne vorrebbero a centinaia di pellicole così.

2006_slither_008Ma le pellicole così bisogna essere in grado di farle, altrimenti viene fuori Evil Aliens, dove oltre allo splatter e alla comicità da caserma c’è ben poco a cui aggrapparsi. Slither è diverso. Slither è un piccolo capolavoro girato con professionalità e passione. Non un omaggio amatoriale e neanche una presa in giro che strizza l’occhio ai fan. Slither, se da un lato non propone nulla di nuovo e si basa su uno schema consolidato, dall’altro diverte, spiazza e riesce a sorprendere. Forse perché oggi non siamo più abituati a vedere film di questo tipo. O forse perché Gunn, a forza di gravitare nell’ambiente, mette in campo tutta la sua esperienza decennale e realizza un sogno a occhi aperti. O ancora, il motivo per la riuscita di Slither potrebbe proprio risiedere nel suo non aver bisogno di essere originale, dato che preferisce essere consapevole.

La consapevolezza nell’uso dello stereotipo, a partire dall’ambientazione, passando per i personaggi e le situazioni rappresentate, è uno dei punti di chiave di un film come Slither.
La piccola cittadina di provincia americana, dedita alla caccia al cervo, con il suo bel campionario di bifolchi capitanati da un sindaco ai limiti della macchietta; il riccone del paese che sposa la povera e bella, mentre il capo della polizia (Fillion) la ama di nascosto da sempre; la presenza invasiva di una religiosità superficiale ma bigotta, con continui richiami a Dio e al creazionismo, questo però in netta contrapposizione con il ruolo della protagonista, insegnante di scienze, che proprio nelle scene inziali del film spiega Darwin ai suoi studenti. Un piccolo microcosmo che fantascienza e horror ci hanno raccontato tante volte, che pare non si stancheranno mai di raccontarci. Per il semplice motivo che continua a funzionare, che il luogo chiuso, inserito nel contesto civile, ma allo stesso tempo che vive di regole proprie ed è dotato di un forte senso di comunità e appartenenza, è più divertente da fare metodicamente a pezzi.

slither orgy

E Gunn (anche autore dello script) la fa a pezzi tramite l’invasione di un’entità aliena che si insedia nel corpo di Michel Rooker. Un essere che viene da un altro pianeta, vecchio di centinaia di anni, e che passa da un mondo all’altro distruggendolo, infettando come un parassita (tramite vermoni lumacosi viscidi) gli abitanti di questo mondo e inglobandoli in una specie di orgia che è una replica quasi esatta di quella di Society.

E per quanto riguarda il settore schifo e disgusto, Gunn non risparmia niente e nessuno: orride propapaggini che escono dai corpi e penetrano in altri corpi in una parodia dell’atto sessuale, proprio come nei cari vecchi incubi di carne degli anni ’80; vomitevoli bestiaccie che ti entrano in bocca e ti trasformano in una specie di zombie appiccicoso e sputacchiante, gente che si gonfia a dismisura e poi esplode vomitando vermi. Qualsiasi tipo di mutazione viene rappresentata a tutto campo, con l’ausilio di ottimi effetti speciali, sia dal vero che in CGI.

Slither-2006-Jenna-Fischer

Ed è vero che se la commistione di splatter e comicità fa venire subito in mente il primo Peter Jackson, io credo che i numi tutelati di Slither siano altri, quelli che abbiamo già elencato. Gunn va a pescare direttamente nei territori di Yuzna, Gordon, dello stesso Cronenberg, citato più volte (la sequenza nella vasca da bagno, l’esercito di infetti che rimanda al finale di Shivers). E il body horror non si faceva più da un sacco di tempo. Con i dovuti distinguo, ché manca tutta la parte politica e sociale legata a quel sottogenere da queste parti tanto amato. Ma è anche evidente: le epoche cambiano e ciò che inquietava trent’anni fa, oggi si riduce in forma di sberleffo. In molti film però si nota una certa incapacità nel saper conciliare la componente ironica con quella horror. Nel caso di Slither l’operazione è condotta con intelligenza.
Slither va quindi in controtendenza rispetto all’andamento del cinema dell’orrore del decennio scorso. Anzi, è ancora adesso un qualcosa di raro e isolato, che non ha fatto proseliti ed è rimasto in un angolo, poco noto anche agli stessi appassionati. Ma reperitelo e guardatelo a ogni costo. Film come questo sono capaci di migliorarti le giornate.

P.S.
chiedo scusa per la latitanza, anche in sede commenti. Solo per scrivere questo post ci ho messo tre giorni. Appena smettono di trollarmi torno in carreggiata.
Grazie a tutti per la pazienza.

16 commenti

  1. Segnato, guarderò ^_^

  2. Ciao Lucia.Bella mossa recensire Slither 🙂 io l’ho adorato.Tra tutti i registi citati in modo geniale da Gunn c’è da aggiungere Ron Underwood e il suo capolavoro Tremors che è un masterpiece del genere,in fatti la cosa che più ho apprezzato del film è proprio quell’atmosfera ironica a me tanto cara Nathan Fillion è uno spasso,uno di quelli che fa ridere solo a guardarli….tra l’altro mi hai fatto ricordare che dovrò andare in giro per il paese a riscuotere i miei dvd prestati nel corso degli anni.

  3. Ma certa gente non ha un cazzo da fare nella vita che trollare gli altri? Sanno che per le loro frustrazioni da dementi c’è la psichiatria..Mi dispiace davvero moltissimo e mi fan incazzare violentemente queste cose.
    Vabbè,per quanto riguarda questa pellicola…l’ho messa in lista ieri .Perchè appunto un amico , mio spacciatore di queste cose, mi ha detto che il regista aveva lavorato in Tromeo e Giulietta che per me è un film assurdo assurdo assurdo in modo bello,parafrasando Zoolander.
    Quindi non vedo l’ora di visionarlo
    Questa per me è la miglior rubrica del tuo blog,anzi visto che mi modernizzando,tra poco mi faccio una posta pay card,ho deciso che comprerò i dvd di tutti i film citati da te qui
    Tipo che li metto in bacheca a futura memoria,per i miei figli e nipoti,e quelle menate li.

    Quindi ti saluto morte ai troll,che poi sono sempre pochi rispetto alle gente che come me ti segue con simpatia e affetto
    ciao e buona giornata

  4. Ottimo Slither, lo amo moltissimo e lo rivedo sempre volentieri.

  5. Che nostalgia!! A parte che Slither è uno dei pochissimi film che avevo recensito durante il primo anno di attività del blog, mi ricorda i 9 mesi passati in Australia, dove la pellicola era pubblicizzatissima.
    Detto questo, ricordo ancora l’esilarante scena del cervo carnivoro e il contrappasso del sindaco, per il resto è un film che dovrei rivedere perché non mi aveva entusiasmata tanto quanto ha entusiasmato te XD
    P.S.
    Come direbbe Mr. Chow… Troll, fangullo!!

  6. Helldorado · ·

    Mai visto…non lo scrivo, ma sai già. 😀

  7. Giuseppe · ·

    James Gunn con tutto quello che riesce a fare piace molto anche a me 😉 e Slither lo sto recuperando proprio or ora…per il resto chi deve chiedere scusa è quella massa di troll imbecilli, non certo tu!

  8. moretta1987 · ·

    Ecco quello che dalle mie parti si definisce un b-movie fatto come Cthulhu comanda,bella recensione Lucia.

  9. Assolutamente d’accordo, mia cara 🙂

  10. Che razza di figata di film. Se ne facessero uno al giorno così morirei di indigestione volentieri… 😉

  11. Gran bel film… Anzi no: piccolo gran bel film.

    Ma parliamo di cose importanti: chi è che ti trolla?

  12. Mi piace molto trovarmi in sintonia con te! Neanche a farlo apposta ho recuperato la visione di questo film a marzo; nel commento che ho scritto, tra le altre cose ci misi: “veramente carinissimo, rimembranze gordoniane”. Concordo con la tua analisi, l’unico aspetto che potrebbe essere un pochino negativo è la “mente collettiva”, troppo spesso presente 😀
    Di certo tra 15 anni sarà ricordato come piccolo cult!
    Mi spiace per il “trollamento”..

  13. Grazie a tutti!
    Non è che mi trollano qui sul blog, mi trollano nella stupida vita reale. State tranquilli che esco presto dal periodaccio.
    Già questa settimana dovrei essere più presente 😉

    1. e allora veniamo a roma con le mazze chiodate e te li spalmiamo per terra sti trolloni del menga!Siamo il tuo mucchio selvaggio eh 🙂

      bè,buon ritorno a una vita detrollizzata e poi son curioso di sapere che film tiri fuori per il 1967!

      ciao e buona domenica

    2. Giuseppe · ·

      Sia sul blog che nella vita reale sempre una massa di imbecilli sono 😉

  14. Ho recensito questo film diverso tempo fa,merito di Wonderland una delle poche trasmissioni Rai che parlano di cinema in modo davvero accattivante,il film è sicuramente un bel esempio di cinema, fatto alla “vecchia maniera” , se nelle sere d’estate si sceglie di vedere dell’horror questo è uno dei titoli che non può assolutamente mancare.