The Lords of Salem

lammerdaRegia – Rob Zombie (2012)

Ecco fatto. Dopo anni di dubbi laceranti, infuocati dibattiti e angosce esistenziali, possiamo finalmente giungere a una conclusione: Rob Zombie è una bufala. Amen e così sia. Quello che molti ancora si ostinano a spacciare per un autore coraggioso, investito del compito di riportare in auge il cinema dell’orrore duro, puro e senza compromessi, è in realtà un adolescente strafatto in tempesta ormonale che gira un’ora a trentasei minuti di immagini sconnesse il cui unico senso di esistere è il culo della moglie. Bravo lui. E bravo un sistema di fan che gli ha perdonato tutto, solo perché ci ha dato l’illusione con La Casa del Diavolo, di rinverdire i fasti del cinema da battaglia degli anni ’70.
Ah, sì, quel cinema è morto e sepolto, se qualcuno non se ne fosse accorto. Esistono cosette da niente come il contesto storico che gli remano un po’ contro. E va bene, un film così all’insegna della nostalgia canaglia ci può stare. Ma da lì a voler pretendere di essere classificato come autore, quando non hai neanche la più pallida idea di cosa significhi mettere in scena una storia, ci passa in mezzo un oceano. 

Io non riesco più a capire dove stia andando l’horror in questo periodo. Mi trovo spiazzata. E soprattutto non capisco cosa cercano gli appassionati, perché se una cosetta amatoriale da quindicenne metallaro con cinquantasei birre in corpo solleva un polverone tale, allora davvero, la devo smettere di scrivere e vedere film. Che poi i metallari son persone serie. Si sentirebbero offesi loro per primi da The Lords of Salem.
Il mio amico Max, cura ogni settimana sul suo blog dedicato al metal una rubrica divertentissima chiamata The Gallery, in cui mette alla berlina le peggiori copertine dei dischi. Ecco, The Lord of Salem è una specie di Gallery in movimento, con tutta la simbologia più becera e abusata, la mancanza di originalità che vuol passare come arte visionaria, e un paio di vaccatelle wannabe blasfeme a cui piacerebbe tanto scandalizzare.
E ovviamente, non scandalizza neppure la buonanima di mia nonna, che al massimo verrebbe colta da catalessi immediata.

lords 3Ma di che parla codesto gioiello che è uno dei punti più alti mai raggiunti nella istoria del cinema tutto?
Di un disco maledetto.
Sì, un disco maledetto (oltretutto, Rob, sei musicista, ma sforzati almeno di far uscire da quel cazzo di vinile una nenia decente) e una DJ (Sheri Moon) che viene posseduta da questa musica satanica che le fa fare le brutte cose, tipo cavalcare un caprone, o attaccare il telefono in faccia al fidanzato. La cosa peggiore è che ha le visioni con pacchianissimi crocifissi al neon, dietro cui si nasconde uno yeti. Ancora più tragico, è circuita da tre vecchiette sotto anfetamine (Judy Geeson, Dee Wallace, Patricia Quinn) che in realtà sono streghe e, attraverso il culo di Sheri Moon, intendono riportare in vita l’antico culto dei Signori di Salem. Detta così sembra una stronzata. Ma non fatevi ingannare, è anche peggio di come si presenta.

Rob Zombie è un regista rozzo. Non è dotato di tecnica, non è in grado di dare ai suoi film uno stile preciso. Si arrabatta tra il videoclip e il plagio più o meno consapevole dei mezzi espressivi in voga negli anni ’70. Quindi irrimediabilmente datati. Però, almeno per il suo esordio e soprattutto per La Casa del Diavolo, ha dimostrato di possedere una qualità tutta particolare: amore e trasporto sinceri nei confronti della marmaglia di rifiuti umani di cui narrava le gesta. E sembrava che questo fosse il fulcro della sua poetica, se di poetica è lecito parlare. E invece no. Era una presa per i fondelli anche quella.
Perché con The Lords of Salem Zombie abbandona del tutto la prospettiva del regista reietto e rudimentale che parla di reietti e ce li fa sentire vicini, per atteggiarsi a sofisticato autore che strizza l’occhio a gente come Russel e Jodorowsky. Per tacere dei riferimenti continui a Fulci che non lo devi toccare e non lo devi neanche nominare.
E Zombie, gli strumenti per padroneggiare la poesia lisergica e visionaria di certi grandi maestri non li ha. Non c’è niente da fare. Pretende di mettersi a giocare sul loro stesso terreno, gioca coi simboli e con le immagini subliminali, non si spreca neanche a scrivere una storia, perché tanto i veri autori non ne hanno bisogno. E fallisce in maniera così clamorosa che già dopo i dieci minuti di film ti verrebbe voglia di farlo sedere all’ultimo banco della classe con le orecchie d’asino in testa e sequestrargli il lettore mp3 coi Velvet Underground. Tanto non li capisce.

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Però, il caro Rob sa benissimo cosa vogliono da lui i fan adoranti: la citazione che ti fa sentire colto e all’avanguardia, la parata di vecchie glorie da riconoscere per dar di gomito all’amico nerd e dirgli: “oh, guarda, c’è Meg Foster invecchiata di merda”, un paio di inquadrature sbilenche, paccottiglia religiosa da negozio di souvenir a San Pietro e un finale in cui il regista e sceneggiatore si erge in pieno delirio di onnipotenza e pretende di realizzare una sequenza disturbante e allucinata. Sì, con quattro dildi rossi, il solito caprone e la solita Sheri Moon acchittata come la madonna. Ma colori acidi, mi raccomando, che ci scrivono sopra sette trattati. Siamo provocatori noi, andiamo contro le convenzioni e facciamo la gioia dei satanisti della domenica all’oratorio.

Non è tanto il fatto di essere arrivati fuori tempo massimo, o di usare un immaginario e una simbologia che andavano bene trent’anni fa. Il problema sta altrove, nella paraculaggine senza pudore che sottende a un’operazione del genere. E nel dilettantismo con cui la si affronta, consci del fatto che tanto il pubblico potrebbe bersi anche una compilation di rutti se fosse a firma Rob Zombie. Saper di godere di credito illimitato e giocarci sopra, atteggiandosi anche a ultimo baluardo del cinema indipendente in un mondo di venduti. L’idea che solo una setta di eletti e profondi conoscitori del genere può arrivare a comprendere un film di questo tipo. E tutti gli altri sono traditori.

visionario, lui

visionario, lui

E non rendersi conto che The Lords of Salem non è cinema, ma il rigurgito narcisista e masturbatorio di un incompetente che ha azzeccato un solo film in carriera per un formidabile colpo di fortuna. Recitato da un branco di cani arrabbiati, diretti come se fossero la filodrammatica della parrocchia dietro casa e con una protagonista che, bel posteriore a parte, non ha la capacità di caricarsi sulle spalle un film intero, come il marito vorrebbe che facesse.
The Lords of Salem è un insulto all’intelligenza, un insulto al gusto estetico e un insulto al cinema. Perché autori non ci si improvvisa. E se penso che questa betoniera carica di merda è distribuita in sala da noi, mentre Ti West e Lucky McKee a stento trovano uno sbocco in home video, mi metto a piangere.
Non dategli i vostri soldi.

95 commenti

  1. Secondo l’illuminata interpretazione letta un paio di giorni fa, in questo film c’è auto-ironia. Ovvero, Zombie si prende per il culo da solo.
    Ma è un capolavoro, eh…
    O forse è ironico anche quello.

    O forse c’è gente che non ha idea di cosa voglia dire “ironia” e spara cazzate.
    Come fa il signor Zombie, con questo film.
    Io ho resistito fino al Crocifisso al neon con yeti incorporato… Un’immagine satanica che levati, non se ne possono fare di più potenti. buahahhahaha

    E rido ancora di più quando al contrario, crocifiggono Ti West, che Zombie se lo inzuppa nel lattuccio quando vuole.

    E adesso spammo in ogni dove.

    1. Ah sì, è un capolavoro. E noi siamo coglioni e non possiamo capire cotanto capolavoro.
      Siamo limitati.
      Non comprendiamo i visionari. Mortacci nostri.

  2. grande ti seguo da un po’ e mi piace la tua schiettezza… non ho ancora visto il film ma lo farò domani ed è per me l’ultima chance che do al “buon” Rob… tutti lo osannano, come fanno con Tarantino… ed io che all’alba dei miei + di 4000 film visti dico che sono due ladroni, furboni senza troppo talento… finalmente qualcun’altro c’ha le palle di dire le cose come stanno! brava!
    ps a me non è piaciuto PER NULLA neppure la casa del diavolo, una semplice scopiazzatura di tutta la scena anni 70 come hai ben detto, partendo da Spider baby del cui film, ben sai, troviamo lo stesso attore invecchiato, a fare la parte del pagliaccio (in tutti i sensi!)
    Film anacronistici e inutili, il cinema può, anzi, deve, fare a meno di sti pseudo-artisti… come ben dici gli autori che citi arrancano nei cinema e non capisci perché, soprattutto quando ti sfornano capolavori come “the woman”… disturbante e con una ventata di novità.
    ciao e grazie

    1. Grazie…davvero.
      A me Tarantino piace molto, però, non lo paragonerei a Zombie, Tarantino il cinema lo conosce bene e ha dei mezzi espressivi che Zombie se li sogna la notte.
      Certo, un tipo di citazionismo selvaggio è anche in un certo senso colpa del cinema di Tarantino. Ma devi saperlo gestire, altrimenti esce the lords of salem 😉

    2. simù condivido il tuo pensiero su Tarantino,allora non sono solo io 🙂

      ciao!

  3. D’altronde Inkeepers o Triangle ci invitano a non essere bambini passivi,ma adulti attivi. Che devono mettersi alla prova davanti a storie dolorosissime,e quando avrai voglia di scrivere sul flm di smith dimmelo che mi farai felicissimo,oltretutto portando avanti un discorso personale. Perchè il genere , tutto non solo horror, può dire cose bellissime,alte,profonde. Può essere considerato non il fratello scemo che dice .cacca pupù sperando di esser sgridato dal padre,ma prender il posto del padre perchè pronto ad affrontare argomenti scomodi.

    Poi Ken Russel ,per dio. Cioè stiamo parlando di uno che come nulla fosse ti gira I Diavoli.

    Da noi si dice:o felè fa ol tò mestè
    Cioè non metterti a fare cose che non riesci,ma solo quello alla tua portata.

    Però adatto per questa rubrica c’è anche: quan la merda la munta a scann o la spussa o la fa dann.
    La morale è la stessa di quella sopra,ma è legata agli incapaci con un ego smisurato che pretendono di citare jodorowski eh

    1. Ma sai, per me puoi anche non volermi dire niente e limitarti a spaventarmi. Mi sta bene. Non pretendo grandi ambizioni. Certo, se mi dici anche qualcosa, sono più contenta.
      Qui il problema è che si pretende di dire cose quando non si ha nulla da dire.
      E la cosa è irritante.
      E anche sciocchina.

      1. si,appunto voglio dire visto che hai possibilità di usare il genere anche per fare grandi cose,sappile fare almeno.Perchè anche io vorrei scrivere Guerra e pace,ma al limite ti scrivo una robetta con tante mazzate e senza pretese.
        Quindi ho fatto bene a veder di illo solo i reietti del diavolo,(la casa del diavolo),in tanti mi dicono di veder il remake di halloween…ho paura…

        1. Il remake di Halloween è controverso: a me la prima parte è piaciuta, poi diventa una roba di podismo urlante e non si capisce più niente.

          1. podisimo urlante,potrebbe essere una gara olimpionica ^_^ o si dici olimpica?
            gli darò un’occhiata

            ps:forse ho sentito male io,ma la roba del disco..Cioè ci son dei rumori e delle voci,nemmeno un brano rock?Meglio Morte a 33 giri allora?^_^

  4. Ok, ma per chi non lo ha visto, cos’ è il *crocifisso al neon con yeti incorporato?*

    1. è una cosa da vedere con i propri occhi. Non la si può spiegare 😀

      1. AHAHAHAHAH!! Mi associo a Lucia. E’ una roba che si può solo vedere!

  5. sono assolutamente d’accordo.
    ma d’altra parte io l’ho sempre sostenuto che rob zombie fosse una bufala…
    per me un film azzeccato non l’ha mai girato manco per sbaglio.
    con queste streghette poi ha raggiunto nuovi vertici di ridicolo. almeno, è uno coerente con il suo nickname: zombie di nome e di fatto 🙂

    1. Io mi sento un po’ tradita perché ho amato molto La Casa del Diavolo. Ma davvero tanto.
      Però, insomma, in effetti si vedeva che oltre a quello non era in grado di andare.
      E i due Halloween uno dietro l’altro avevano già dimostrato che era una fregatura di proporzioni epocali

      1. Giuseppe · ·

        Ma in effetti per me Zombie ci sapeva fare con la sua personale tematica del reietto, come La Casa dei 1000 Corpi e La Casa del Diavolo hanno dimostrato…peccato che poi abbia scelto di confrontarsi con i maestri -e che maestri, cazzo- quando poteva benissimo provare a proseguire per la propria strada. Non che mi sia mai venuto in mente di consegnargli le chiavi del futuro dell’horror, sia chiaro, o ancora che non avessi messo in conto un fisiologico inaridimento -forse più prima che poi- della vena reietta…pregio e limite al tempo stesso, certo, ma almeno autenticamente sua senza bisogno di scimmiottare (male) alcunchè.
        Comunque, dolore per dolore, essendo sopravvissuto a Dracula 3D potrei quasi tentare di sciropparmi pure questo (certo che se fra le altre meraviglie elencate è riuscito anche a ridurre al ruolo di semplici macchiette attrici come Judy Geeson, Dee Wallace e Patricia Quinn, la visione potrebbe farmi più male di quello che penso)…
        P.S. Povero Rob, con la tua rece l’hai ridotto a uno spezzatino…non che Lammerda in apertura di post non mi avesse messo in guardia, eh 😀

        1. No, non farti male con The Lords of Salem, perché almeno in Dracula 3d ti fai due risate, mentre qui ti annoi soltanto.

  6. Eh sì, mi hai proprio convinto a evitarlo con tutte le mie forze. 😀

    1. Ma anche a bruciarne tutte le copie in circolazione 😀

  7. Vedo che lo hai apprezzato tanto anche tu questo film… ho scritto la recensione ieri e l’ho infilata a forza nella giornata di domenica, per vedere se salvo qualcuno dallo spendere soldi per ‘sta presa per il cu@o spacciata per film d’autore.

    1. Io spero che riusciamo a salvarne tanti e che il film vada così male che Zombie finisca per mestiere a sturare i cessi

  8. mah, io ragazzi prorpio non vi capisco, premetto i gusti per me sono sacri quindi non voglio criticare nessuno, ma infamare così un regista come Rob lo trovo quantomeno ingiusto.
    Questo film, visivamente è ottimo, il resto è ok, non dico certo che sia un capolavoro, ma è un film interessante che meriterebbe un po più di attenzione e non di essere liquidato in questo modo, il resto della sua filmografia è ottima, i due Halloween che alcuni criticano tanto aspramente sono favolosi e a mio avviso i migliori della sua filmografia, nella messa in scena e anche concettualmente proprio perchè si distanziano dal modello Carpenteriano (che adoro sia chiaro) ma Rob ha fatto bene a cambiare le carte in tavola, altrimenti avremmo avuto un remake fotocopia pessimo e inutile come lo Psycho di Van Sant (quello si che è na merda).
    La casa dei 1000 corpi è delirante e feroce al massimo, la casa del diavolo vanta quello che forse è uno dei finali più belli di sempre.
    Che il suo cinema non piaccia ok ci sta benissimo, ma da qui a dire che è una merda, un incapace ecc ce ne passa, in quanto alla critica sul fatto che omaggi i grandi maestri non ci vedo nulla di presuntuoso, anzi, proprio in merito a questo film Rob ha detto più volte che a voluto imitare Kubrick proprio perchè lo venera, un regista presuntuoso semmai è Michael Bay che dice “i classici sono spazzatura, il mio cinema è innovativo sono il più figo”.

    Quindi liberi di pensarla come volete, ma forse, mi permetto di dire ,che i vostri giudizio sono un po troppo lapidari nei confrounti di un autore che io (gusto mio personale sia chiaro) giudico immenso, ma che meriterebbe un po più di considerazione di non essere liquidato come un metallaro schizzato drogato che non sa fare nulla come lo avete dipinto voi, ma forse sono io un cretino che si eccita con poco e non capisce na mazza di cinema, probabile 🙂 cmq per chi fosse interessato qui nel mio blog trovate la mia rece

    http://fabiobraccioni.blogspot.it/ chiunque voglia commentare, anche con insulti XD è il benvenuto.

    PS Io sono metallaro e questo film non mi ha affatto offeso, tutt’altro 😉

    1. Prima di tutto, non darmi del voi 😀
      L’ho scritto io il post, non altri.
      Visivamente ottimo: ok, può piacere. Secondo me è di una sciatteria impressionante. Sembra un vecchio videoclip della fine degli anni ’90. Certo, non usa la macchina a mano, cerca di essere più classico rispetto al solito, ma non è che ci riesca più di tanto. E quando dico che non bisogna riferirsi ai maestri del passato non intendo che non bisogna prenderli come esempio, ma che è inutile mettersi a giocare nello stesso campo di gente come Ken Russel, se non se ne hanno gli strumenti e le capacità.
      E non mi pare che Zombie le abbia, perché concettualmente il suo film non significa niente e visivamente è un’accozzaglia di cose già viste.
      Però, ti ripeto, gusti personali.
      Io non l’ho mai trovato immenso. Mi piace un suo film, anzi, arrivo a dire che è un grandissimo film, ma uno su cinque è un po’ pochino.

  9. bradipo · ·

    alla fine doveva pur succedere: stavolta, cara Lucia , non sono d’accordo su quello che hai detto su questo film, io me lo sono visto ieri in una sala praticamente deserta e me lo sono assaporato veramente con una lussuria suina. A me è piaciuto da matti se Zombie rileggeva in chiave postmoderna il capostipite degli slasher, qui va proprio alla radice di tutto. Io l’ho trovato molto polanskiano, sempre con le dovute proporzioni e la sua regia di stampo classico ( niente a che vedere con le cineprese tremanti di quasi tutti gli horror di oggi) mi ha affascinato così come la bellissima fotografia. Sulle blasfemie , ti dirò, sono abituato ormai da 30 anni a questo tipo di iconografIa e non mi fa troppo effetto, quindi se mi è piaciuto il film non è per quello …The lords of Salem mi ha catturato con tutta la sua atmosfera malata…spero che non mi vorrai male per questo….

    1. Ma io non voglio male a nessuno, figuriamoci a te e figuriamoci se per gusti cinematografici diversi.
      Io non so che dire. A me è parsa una presa in giro ai danni di chi ha continuato a seguirlo nonostante gli scivoloni, e a sperare che facesse qualcosa di decente.
      A me non sembra lo stesso regista de La Casa del diavolo.
      Mi sembra uno stanco e vano tentativo di imitare chi è molto migliore di lui e un atteggiarsi ad autore, quando Zombie non lo è mai stato. E neanche deve esserlo.
      Abbandona le sue tematiche e neanche si prende la briga di scrivere una sceneggiatura. O almeno un canovaccio.
      Io mi sono sentita davvero presa in giro.

  10. bravo bradipo, concordo con te 😉

  11. Uh Signur, adesso diventa una cosa del tipo: “La mia squadra è più forte della tua” ?

  12. Però! XD

    1. 😀
      tu l’hai visto?

  13. @ lucia
    Beh per voi intendevo gli utenti che hanno commentato la tua news 😉 in realtà Rob ne ha diretti 6 di film, uno è un lungometraggi di animazione che non ho visto e francamente mai vedrò perchè non amo particolarmente l’animazione, ma secondo me l’unica cosa brutta che per ora Rob ha diretto è stato l’episodio di CSI Miami, ma li purtroppo è il telefilm che è una cacca di suo 🙂

    @ Marco
    No, era una semplice battuta, non appartengo a nessuna squadra e ripeto, ammetto di essere un po di parte dato che sono sempre stato un suo grande fan dai tempi dei Withe Zombie e come regista horror per me è uno dei più bravi, e lo dice uno che per citare i vostri esempi apprezza tantissimo anche Lucky McKee e i suoi film, di Ti West non posso dire molto perchè ho visto solo Cabin Fever 2 che cmq trovo simpatico.

    Rob è sempre stato un regista che divide e ci può stare come ho detto, ma in questi post ne parlate come di un David De Coteau o un Ulli Lommell o un Dario Argento degli ultimi anni, quando non è così, e io per citare Lucia auguro più a sta gente o a altri come Stephanie Meyer o Federico Moccia di finire a sturare i cessi, forse se lo meritano un pochino di più loro che dite??? Dai Dario no, fa pena da anni , ma non posso dimenticare i suoi cult del passato.

    1. Sì, Superbeasto me lo dimentico sempre perché lo rimuovo dalle mie visioni.
      Peggio mi sento allora, uno su sei.
      Diciamo uno e mezzo su sei che La Casa dei 1000 corpi era un esordio e ci poteva stare che andasse un po’per la tangente e tutto sommato è un buon horror.
      Poi si è montato la testa.
      Ti faccio un esempio: io sono (anzi, forse ero) una fan sfegatata di Laugier, eppure quando ho visto The Tall Man mi son sentita male. E’ un brutto film, capita di farne in ogni carriera.
      Io credo che The Lords of Salem sia un bruttissimo film. Poi non so, magari Zombie tornerà a girarne uno buono, anche se io non ci credo più. Ma per il momento, dopo tanta attesa, quello che ho visto sono brutte inquadrature, pessimi personaggi, recitazione urlata e un crocefisso al neon.

      1. ecco guarda io penso di Laugier quello che tu pensi di Rob, per me lui è la vera bufala, Sant Ainge non l’ho visto, ma Martyrs lo trovo molto sopravvalutato, è un film che parte molto bene, per poi arenarsi in una seconda parte in cui il vero martirio è per lo spettatore, ma non perchè il film fa impressione ma perchè è na palla e con un finale frettoloso e sconclusionato come a voler dire “oh dai si è fatto tardi”, nel complesso do la sufficenza a Martyrs ma non di più, Tall Man è una cosa aberrante, un film ridicolo, buonista e girato malino, la fotografia sembra quella di un tv
        movie.
        Cmq dai sii elastica, 2 films su 6 se cmq reputi buono i 1000 corpi 😉

        1. A me di solito piace un cinema più elegante di quello di Zombie, mi piace uno stile geometrico, molto studiato, molto cinematografico. Per questo mi piace Laugier e ritengo Martyrs un capolavoro.
          Mi piace un cinema fatto soprattutto di contenuti e di concetti, specialmente in campo horror.
          E preferisco che non sia un cinema urlato.
          E Zombie non fa altro che strillarti in faccia, che se andava bene nei suoi primi due film, non va più bene adesso. non se vuoi affrontare un altro tipo di contenuti.

          1. beh dopo qui ci si addentra veramente troppo nel campo “gusti personali”, a me piace anche il cinema elegante, ma forse il cinema rozzo alla Rob appunto lo preferisco 😉
            Cmq ripeto che il suo stile, il suo cinema non piaccia ci sta benissimo, trovo solo un po pesanti le critiche e le offese che alcuni di voi hanno scritto nei confronti di un regista che per quanto non possa piacere cmq non se le merita, io stesso pur non apprezzando Laugier appunto non sarei così duro perchè cmq anche lui è uno che ha qualcosa da dire col suo cinema, poi può non piacermi, ma almeno ha una sua identià e poetica, e lo stesso vale per Rob, non è certo il mestierante di turno che quando gira un film manco conosce la trama e non vede l’ora di incassare l’assegno.
            E quindi registi come Rob, laugier e anche quelli che avete citato voi, meritano, gia per questo rispetto, anche se poi il loro cinema non piace.

  14. Ma adesso Rob Zombie s’è offeso? Dici che l’abbiamo maltrattato troppo, Lucy? Poverino… 😥

    1. Sarà andato a piangere dallo yeti…

  15. Non ho ancora visto Salem, però in compenso ho visto tutti gli altri di Rob Zombie e IMHO mi era sembre apparso come una grandissima bufala, però mi sarei augurato di sbagliarmi.
    A quanto apre così non è stato, quindi penso che lascerò perdere la visione di Salem.

    1. Sì, lasciala perdere. Non dategli i vostri soldi in nessun caso, perché questo continuerà ad appestarci coi suoi film per chissà quanto tempo

  16. Ti abbraccio calorosamente cara Lucia, per questa tua recensione come al solito potente e che condivido fino all’ultima goccia. Hai un modo di scrivere che esprime in modo molto diretto e chiaro il tuo pensiero: io ho detto le stesse cose che hai detto tu nella mia recensione, ma il mio stile e limite stanno nella misura a volte eccessiva. Tu invece sai dire pane al pane e vino al vino come è giusto fare. Il film di Zombie è lui il vero zombie e occorre giustamente smascherarlo. Un abbraccio ulteriore e precedente 🙂

    1. Che piacere leggere questa recensione, Lucia!
      Io ho avuto la “fortuna” di vedere questa solenne minchiata a novembre, e, non essendo un’apoassionata del genere mi era sembrato di trovarmi di fronte ad un coacervo di tutto il più becero repertorio orrorifico: i caproni, i muri che sanguinano, le croci, le streghe coi denti marcì… Ma, in quanto “profana” pensavo che forse mi mancava il background necessario e potesse sfuggirmi qualcosa. E invece…

      1. No, no, ti giuro che il background da fan dell’horror semmai te lo fa risultare ancora più irritante e fastidioso. Perché vedi dove è andato a rubacchiare cose spacciandole per sue 😉

    2. Abbraccio ricambiato.
      E ho commentato da te. Io invece io ammiro il tuo riuscire a essere misurato anche quando ti senti preso in giro da un film così velleitario e brutto.

  17. A me Rob Zombie è sempre sembrato sopravvalutato in modo incredibile, quindi sfondi una porta aperta.
    Più insopportabile di lui c’è solo la sua fandom, che come tutte le fandom difende l’indifendibile.
    E’ gente come questa che mi ha fatto disinnamorare dell’horror cinematografico, ridotto a un confuso, inconcludente genere per gente senza alcun gusto artistico. (Ovviamente è una generalizzazione, lo so).

    1. Io ci ero cascata, con la Casa del Diavolo avevo quasi gridato al miracolo. Ma poi i due Halloween mi avevano fatto capire con chi avevo a che fare.
      Sì, è una generalizzazione, ma non molto lontana dalla realtà. Perché il gusto artistico è incompatibile con l’atteggiamento da fan. Non esiste il senso critico, quindi neanche il gusto

  18. Fantastica Lucia, ne avevo già parlato anche io negli stessi termini ma d’ora in poi a chi oserà osannare questa boiata come film d’autore invierò il tuo link senza nessuna parola in aggiunta.
    Ah, l’avevo visto anche io lo Yeti,curioso, sarà scappato da Monsters & co.
    Un abbraccio cara.

    1. Grazie Giuseppe!
      Chi osanna questa boiata come film d’autore è obnubilato dalla speranza che Zombie fosse il nuovo profeta e non ci vuole rinunciare. 😉

  19. claudio · ·

    Rob Zombie è solo l’ennesimo specchio dei nostri tempi decerebrati e ignoranti, tutto qui.

    1. Purtroppo, dopo la visione di questo film, con rammarico, devo darti ragione.

      1. claudio · ·

        Non è nemmeno colpa sua. Fu accolto come un genio, e visto che tutto era fuorché quello, si è un pochino montato la testina.

        1. La Casa del Diavolo mi aveva fatto credere che fosse non un genio, ma uno in grado di essere una voce personale nell’horror, con quella sua passione per gli outsider. Ma mi sono sbagliata.

          1. claudio · ·

            capita. Anche io credevo di esserlo.

  20. Questo ancora devo vederlo, però devo dire che, sebbene consideri Zombie tremendamente sopravvalutato, credo che lui il talento del regista l’abbia: la casa dai mille corpi è, narrativamente parlando, una boiata colossale, ma alcune riprese, alcuni stacchi di macchina e alcune sequenze, come quella della morte dei sue poliziotti, mi hanno fatto addirittura venire il dubbio che zombie potesse avere il talento del genio. E la prima parte di halloween-The Beginning non è affatto male (fin quyando Michel Myers evade dal manicomio, poi la pellicola diventa una sequenza inutile di morti ammazzati che non fa nemmeno paura). Mi riprometto a breve di vedere la casa del diavolo e halloween 2, poi deciderò se vedermi pure le streghe di salem.

    1. Pensa che era lo stesso dubbio che avevo anche io. Ne la casa dei 1000 corpi e ne La Casa del Diavolo, ci sono alcune scelte visive impressionanti. Ma magari le ha plagiate a qualcuno…
      A questo punto non so davvero cosa dire

  21. Helldorado · ·

    Ho cominciato a vedere i film di Zombie proprio qualche giorno fa, ho visto solo “La casa dei mille corpi” e mi è piaciuto. Intanto continuo, poi arrivati a questo ne parleremo… 🙂

    1. Max, è la Gallery animata. Te lo giuro 😀

      1. Helldorado · ·

        ;D ;D ;D

  22. Sottoscrivo tutto, dalla prima all’ultima parola del tuo articolo. Complimenti.

    1. Grazie! 😉

  23. Madre, inutile dire che condivido il tuo dolore…

    1. Figlio, è davvero una cosa dolorosa

      1. Sto pensando di vendere i suoi dvd di La casa dei 1000 corpi e La casa del diavolo

        1. claudio · ·

          non ti aspettare che li compri … 🙂

  24. Va bene. Eccomi emergere dopo questa visione che fa male al cuore e dopo che ogni parola da te pronunciata mi ferisce perché vera. Ma Rob, con questa pellicola, è indifendibile. Non c’è niente che lo ricordi vagamente, neppure un elemento. E se nel pur brutto secondo capitolo di Halloween ancora si poteva scorgere una poetica qui c’è il vuoto pneumatico. Lo prenderei a cazzotti se me lo trovassi davanti, giuro! E anche se non sono d’accordo che abbia fatto un solo bel film sono d’accordo che abbia, progressivamente, smarrito la strada. Non credo di potergli perdonare di non aver creduto abbastanza nella sua capacità di raccontare i legami perché, per me, è in questo che consiste(va) la sua genialità. Ha smarrito la strada, come molti prima di lui. Spero che la ritrovi ma, nel frattempo, non voglio che la delusione cocente di adesso offuschi quello che è stato, come, purtroppo, accade con la fine di tutte le più importanti storie d’amore.

    1. Io credo, ma magari è una mia impressione sbagliata, che l’indulgenza dei fan e della critica specializzata nei confronti di Zombie lo abbia spinto a un tale livello di arroganza da pensare di potersi permettere tutto.
      Perché; diciamolo chiaramente, chiunque di fronte ad Halloween II sarebbe stato lapidato. Lui no, credito illimitato perché ha fatto La Casa del Diavolo.
      Intendiamoci, a me La Casa dei 1000 corpi è piaciuto, non lo trovo un miracolo, ma è un survival interessante, anche se un po’ troppo citazionista e virato al videoclip.
      Ma lo hanno chiamato genio. E lui si è montato la testa.
      I risultati sono sotto gli occhi di tutti…

  25. Il Mongolo · ·

    Lucia sei così ignorante che potresti recensire solo Hocus Pocus.. capra capra capra capra CAPRA CAPRA! Ti spacco recensione spaccona spacco spaccalem!!! Il Mongolo 🙂

    1. hocus pocus è un film bellissimo

  26. Non ti piacciono le cose urlate ma in questa recensione non fai altro che urlare e sputacchiare.
    Argomentazioni così consistenti che per definire il film bisogna parlare del suo pubblico. Gli spiriti elevati che schifano e quelli che si bevono qualsiasi cosa. Però l’arrogante è Zombie…

    Ti prego, spiegaci i Velvet Underground! Spiegaci il cinema!

    1. Io non urlo, né sputacchio.
      E tu sei totalmente fuori luogo nell’attaccare chi ha scritto la recensione mentre sul film in sé non dici nulla.
      Non ho parlato del pubblico di Rob Zombie: ho detto che la sua arroganza è il risultato di chi gli ha permesso sempre tutto.
      Un conto è il pubblico, un conto è il fan coi paraocchi che si beve qualsiasi cosa faccia.

      1. Invece hai parlato del pubblico e continui a farlo. Il film è spazzatura e chi non la pensa così ha i paraocchi, si beve tutto ed è un fan smidollato, stringi stringi il succo è quello.
        Sul film non dico nulla perché l’ho visto mesi fa e non mi va di spammare la recensione, in questo caso mi interessavano i toni.

        1. No, non parlo del pubblico, parlo dei fan.
          E ti rigiro il discorso: il film è un capolavoro e chi non la pensa così è un traditore.
          Se tu portassi qualche argomentazione invece di accusare, forse la discussione ci guadagnerebbe

          1. Pensavo che l’area commenti servisse per commentare quello che ho appena letto. Perché è quello che sto facendo, mentre non ho mai parlato di capolavori e traditori. Quindi rigirami il discorso quanto ti pare, la mia opinione rimane la stessa, lo trovo infantile da entrambe le parti.

          2. L’area commenti serve a commentare quello che hai letto.
            Il post parla del film, soprattutto. E a un certo punto, esprimo semplicemente una teoria secondo cui, se hai un fandom che ti perdona tutto, vai in delirio di onnipotenza e sforni questa roba perché nessuno ti controlla e sei convinto di essere un dio.
            Quindi continuo a parlare di Rob Zombie.
            Parlo di stile, parlo di citazioni, parlo di simbologie trite.
            Come vedi l’articolo non è sul pubblico. Una piccola parte è sui fan.
            Il resto è sul film.
            Ma tu non vai a contestare quello, contesti il modo in cui io parlo dei fan, perché ti senti chiamato direttamente in causa.
            E invece di ripetere come un disco rotto che non ti piacciono i miei toni, potresti dirmi come mai tu pensi che sia un buon film.
            Oppure semplicemente, non andare a fare il troll sui blog di chi ti critica the lords of salem.

          3. Quindi non posso soffermarmi su una cosa che mi colpisce ? Certo che mi sento chiamato in causa, parli di stile, simbologie e citazioni ma sottintendi anche che chi non la pensa come te ha senza dubbio subito un lavaggio del cervello.
            Poi tanto per non smentirmi te ne esci con roba come “troll” “sei un fanboy” “ti ho toccato il film”… Ma dove stiamo, nel cortile della scuola ? Allora dai: ti ho contestato qualcosa e adesso ti sei inviperita.

            La mia opinione la trovi qui: http://filmbusterds.blogspot.it/2012/11/the-lords-of-salem-di-rob-zombie.html
            Se è spam che dà fastidio elimina pure, ma rispondere ad un’intere recensione è complicato.

          4. Non ho detto che tu sei un fanboy, ho detto che se ti urta il fatto che critico i fanboy, evidentemente è perché ti senti chiamato in causa.
            Guarda i commenti precedenti, per esempio quello del Bradipo, o anche la discussione che si è creata con Fabio. Non mi sembra che io abbia risposto male o tacciato di troll nessuno, lì in mezzo. Sebbene abbiano entrambi espresso opinioni diverse dalla mia.
            Nella mia recensione io critico il regista, la sua pretesa di essere un autore, la mancanza di coerenza del film e le velleità.
            E poi aggiungo che questo succede quando il fandom tende a giustificare ogni cosa che fai.
            Bada che io ero (sono?) una fan di Zombie regista. Gli ho perdonato i due halloween. Persino il secondo. E aspettavo il suo ritorno perché volevo che confermasse di essere un buon regista di genere.
            Invece mi si è presentato grande autore senza i mezzi tecnici e culturali per esserlo.
            Pure io ho visto l’intera filmografia di Polanski, ma non ho i mezzi per mettermi a giocare sul suo stesso terreno.
            Spero di essere stata chiara una volta per tutte.
            Il tuo link non è spam e non voglio rimuoverlo.
            Non lo faccio mai, non comincio di certo adesso.

        2. claudio · ·

          ma, al di là di polemiche o recensioni o altro, davvero tu lo ritieni un bel film? Poi, ci mancherebbe, i gusti sono gusti e siamo in un paese (ancora) libero.

  27. Che dire di questo film?Classificarlo come una cagata pazzesca non me la sento.La sceneggiatura e lo svolgimento sono orribili questo si,senza ombra di dubbio,ma dal punto di vista visivo qualcosa me la data,per esempio:quella specie di bigfoot con relativo Crocifisso neon stile viale rosso ad Amsterdam non c’azzeccava nulla con la trama,ma vuoi per la sua stramberia ,vuoi per quel particolare cromatismo dei colori a me è piaciuta.Anche la nenia del disco dei Lord non era male.Che peccato aspetta il ritorno di Rob da tanto ,rivoglio Il regista di Devil’s Rejects sic!

    1. Io non credo che quel regista esista più.
      Quel regista era conscio dei propri limiti e voleva narrare delle storie.
      Questo fa un videoclip di un’ora e mezza e pretende di fare arte.

  28. Ciao, volevo farti i complimenti per l’articolo, scritto benissimo e che, in molti punti, mi ha fatto sganasciare dalle risate. Magari non la penso drasticamente come te ma, sicuramente, nella filmografia di Zombie, questo film è, a mio parere, il fanalino di coda. Si è passati dall’esprimere proprie capacità ed idee dell’horror, ad un minestrone di rimandi, citazioni, scopiazzamenti, ecc che cozzavano con quei pochi sprazzi di Zombicità che appaiono e risultano ancor più pacchiani, nel contesto. Vedremo se si è giocato del tutto i neuroni…

    Un piacere aver scoperto il tuo blog 🙂

    1. Un piacere avere un commentatore che si chiama Squalo Pazzo 🙂
      E sì, i pochi momenti in cui sembra davvero lui, sono talmente dispersi nel casino generale che sembrano messi lì per forza e danno fastidio…

  29. Andrea · ·

    Mah, non capisco tutto questo livore contro Rob Zombie.

    Vorrei sapere chi è più fighetto e pretenzioso, se lui che fa le sue cose e si diverte come un bambino (neanche troppo) scemo o uno come Ti West che prende 5.000 dollari e tira fuori aborti come “Miscarriage” o irrilevanti sciocchezze come “Second Honeymoon”.

    Pretendere che Rob Zombie faccia un cinema asciutto, lineare e “geometrico” (per quello che significa) è come togliere le tette giganti dai film di Russ Meyer

  30. Quoto in tutto. Ma mi aspettavo menzionassi le sembianze di satana nel visionario di Zombie. DOVEVI!! Tipo che mi stavo addormentando e son balzata ad occhi spalancati vedendolo.. ho riso come una matta e per i lacrimoni ho dovuto pure mandare indietro per osservarlo meglio. Non volevo crederci.

    1. Il nanetto coi tentacoli fallici 😀 😀

  31. Come t’avevo preannunciato l’ho visionato ieri. L’ho trovato troppo “slegato”, come fosse un serial ad episodi. Nella prima parte cerca di ricreare sensazioni orientali con mostri appesi negli angoli e il Grizzlor in nano; nella seconda parte la butta in cagnare facendo un minestrone assurdo che non va da nessuna parte; il finale non è un finale. Le cose che ho gradito: il labrador, la scena in chiesa col soffocotto, che m’ha fatto ridere; il quadro sanguinante di fulciana memoria e la musichetta sui titoli di coda 😀
    Questo misto di sporco/patinato secondo me l’ha danneggiato; probabilmente poi si erano fumati qualcosa di pesante e la sceneggiatura è quel che è, poca cosa. L’ho trovato sciatto, non mi sento di massacrarlo come hai fatto tu, ma alla sufficienza, di sicuro, non arriva. Brutto e deludente.

  32. Questa volta sei stata davvero una delusione, spesso mi trovo daccordo con te ma ora, dopo questo, no, anche perche’ sembra una sparata da “figa” acida e basta.mi spiace ti sia svegliata con un caprone nel culo, forse allora è davvero colpa di Rob.

    1. figa acida. caprone nel culo.
      non cancello il commento solo perché un tale concentrato di imbecillità deve restare scolpito qui dentro, così lo possono leggere tutti.

  33. claudio · ·

    Ora verrò insultato anche io (e prima controllo di non avere un caprone nel culo, ma non credo) ma penso si possa dissentire senza bisogno di essere offensivi. Lo sai anche tu. Il bello di avere opinioni opposte è che ti portano al confronto, non allo scontro. lo scontro fa solo perdere tempo e energie. Un saluto a tutti.

  34. elamadonna!Tutto questo per un film?Non è da presuntuosi offendere una persona in cotal guisa perchè ha scritto una recensione contro una pellicola?
    Non ho sclerato quando mi ha stroncato nolan o von trier,non concordo affatto,ma vabbè..Lei sul suo blog può scrivere quello che vuole.
    Oltretutto se siamo infastiditi da un certo modo di scrivere,ricorrere alla volgarità sessista e da bar è un po’ da fra cazzoni da veletri ,no?
    E pensare che abbiamo grossi problemi sociali,e altro…Cazzo è un blog,non un campo di battaglia

    Ci tengo a precisare che a prescindere non amo la volgarità nei confronti di una donna. Ne va del nostro essere uomini e non maschietti eh

    ciao Lucia,ti chiedo venia come amico e come uomo eh

  35. elvezio · ·

    Esco dall’ombra perpetua per offrire un po’ di solidarietà a Lucia. So che sei ben attrezzata e reggi tranquillamente commenti di quel tipo, ma so anche che stai passando un periodo non proprio da sogno quindi un abbraccio elettronico non può far male. E poi, pur assistendo quotidianamente al fronte d’odio e misoginia che circola in Rete, non riesco ancora ad abituarmi a certe parole. La pochezza delle argomentazioni di alcune persone è comunque, in certo distorto senso, molto confortante…

    1. Infatti, dico io, mi spiegassero perché a loro è piaciuto, invece di rompere le palle, prendendosi tutta una serie di confidenze dovute al fatto che sono una donna e allora mi si può insultare liberamente…
      grazie del sostegno, a te e agli altri…

      1. Claudio vergnani · ·

        Mi sa che ormai l’insulto non conosce più né sesso né eta. Ormai si insulta per un nonnulla e basta. Rimpiango quasi i bei tempi dei duelli all’alba …

        1. Magari col guanto di sfida che è tanto old fashioned

          1. Claudio vergnani · ·

            e colazione sul campo, ovvio …

  36. Old Jack · ·

    Prendiamo la cosa da due punti di vista…
    1) Spesso ho riso alle tue recensioni, altre volte ero pienamente concorde, altre molto meno. Questo girò però ho notato un accanimento ed una “cattiveria” gratuita su un film che secondo me non merita questo ma esattamente l’opposto.
    Sarà strano io, ma la sensazione che mi ha lasciato è stato qualcosa di misto tra Kubirc e Polanski (e qui mi immagino già le facce inorridite).
    Certo, qui siamo tornati al “classico” e non c’è Crucible che tenga, le streghe qui sono cattive, sporche, brutte e malate… delle vere puttane di Satana (come direbbe il Vaan Helsing di Coppola) con situazioni e dialoghi credo volutamente bidimensionaali (almeno parlando delle streghe).
    Non c’è spazio per la decostruzione storica o delle motivazioni delle vittime, qui le streghe sono tutto quello che uno iconograficamente si aspetta e sono impegnate in una vendetta secolare che ha molto del “rancore” alla Ju On sotto.
    2) Adesso passiamo alla questione corale allo scandalo del “figa acida” di RED…
    Odio quando la gente inneggia contro il sessismo. Abbiaamo voluto ed ottenuto la parità dei sessi? Perfetto, ma prendiamola nel bene o nel male.
    Quando ad un uomo danno del “coglione” nessuno pensa al sessismo in quanto il significato è “essere sub umano la cui natura è esplicitata in un organo riproduttivo NON dotato di cervello”.
    Nel caso di RED credo che la definizione di figa stesse per “essere sub umano con cromosoma xx la cui natura è esplicitata in un organo riproduttivo NON dotato di cervello”.
    Acida eri acida e credo che tu onestamente non possa negarlo, sulla definizione di figa prova a pensarci su…
    Ultimo commento sulle “offese”….
    Credo che tu abbia “offeso” se vogliamo metterla così il lavoro e la persona di un regista qui sopra (rileggetevi passaggio per passaaggio i termini ed i modi usati per descrivere il lavoro di Zombie o lui come regista), se uno ricambia il trattamento con te non credo tu abbia il diritto di lamentarti (o altri di difenderti)
    Questo giro come recensore hai fatto la figura di una figa acida come secondo te Rob Zombie come regista ha fatto la figura di un quindicenne strafatto

    1. Sì, con la differenza che io parlo del lavoro di Zombie, non di lui come persona e non ho mai dato del coglione a nessuno per dei gusti cinematografici diversi dai miei.

    2. Le offese non possono essere in alcun modo tollerate, o giustificate. Specie se personali.
      Criticare un film, anche con toni acidi, è diverso.
      Ma tanto, che cazzo sto a spiegarmi con gente così?

      Troppo educata è stata Lucia a prolungare questa discussione stolida fino a più di ottanta commenti.
      Non c’è spazio, per chi fa ragionamenti del genere, per chi insulta, e peggio ancora per chi tenta di difendere coloro che insultano.

      Abbiamo toccato Rob Zombie? E chi se ne frega? Il film fa schifo. Inutile insistere.