E comunque si dice Macchina da Presa

Oggi è lunedì, e il lunedì di solito è il giorno dei Dieci Horror per Decennio, solo che è anche un lunedì particolare e sono un paio di settimane che ho circa un travaso di bile all’ ora e un fegato grosso quanto quello di Bukowski, quindi vi avverto subito, il post che segue è polemico, avvelenato e pieno di supponenza. Sarò antipatica e ancora meno umile di quanto non lo sia di solito. E’ che mi hanno fatto incazzare come una biscia e ho bisogno di sfogarmi: o subite l’ ira funesta, o ci sentiamo domani e parliamo di The Burning.

Da cosa nasce la mia incazzatura? Semplice, qualche giorno fa sono andata a vedere War Horse, in sala, perché io non mi perdo un film di Spielberg su grande schermo neanche se viene giù l’ apocalisse pandemica che tutti attendiamo con gioia. Sappiamo quanto in giro per i vari blog e siti che si occupano di cinema ci si sia accaniti contro l’ ultimo lavoro di zio Steven. Ed è comprensibilissimo: oggi, sparare ad alzo zero su Spielberg va tanto di moda e tutti si sentono cool in maniera direttamente proporzionale alla quantità di insulti lanciata a bomba contro quello che passa per un regista bollito.

Il cattivismo da fighetti è una specie di peste bubbonica che coglie alla sprovvista. Un anno prima stai lì che ti squagli per E.T. e un anno dopo eccoti con l’ atteggiamento di quello che sa tanto di cinema e gli piacciono le robe indipendenti un po’ depresse che ti dicono quanto è cinico e ingiusto questo mondo infame. Cominci a dileggiare perché i buoni sentimenti sono cosa che non si porta bene nel baretto dei tarantinati sotto casa e sputi merda perché tanto adesso sei cresciuto, cazzo, sei una persona adulta e consapevole. E se non cogli l’ essenza non ti resta che parodizzarla (chi becca la quasi citazione si prende una foto di Rhona in omaggio). Ma anche questo va bene. E’ un atteggiamento che a un certo punto della vita passa. E non siete obbligati a farvi piacere War Horse per forza, anzi, è un film che può non piacere, perché bisogna porsi in una condizione di assoluta fiducia con l’ autore, lasciare fuori dalla sala i pregiudizi e godersi la fottuta storia. Non tutti lo fanno, vogliono farlo, o sanno farlo. Quindi, se non vi piace, è un problema vostro e io non me la prendo. Però…però…leggo in giro cose strane. Cito a casaccio, senza fare riferimenti diretti: “Spielberg dovrebbe appendere la telecamera al chiodo”, “Spielberg lasciasse la telecamera a qualcuno che la sa usare meglio di lui”, “la telecamera di Spielberg è diventata banale”. Allora prima alzo un sopracciglio, e poi mi sale l’ odio feroce e furibondo. Massa di cialtroni incompetenti.

La telecamera è quella con cui vostro zio fa le riprese alla comunione della cuginetta. La Macchina da presa è quella con cui si girano i film. Su imdb, per ogni film, esiste una scheda che rimanda alle specifiche tecniche dell’ opera in questione. Guardate quella di War Horse, grazie.  C’è scritto che il film è stato girato in 35mm. Cvitici della settima avte delle mie palle.

35mm

Io non sono del partito osceno per cui non sei certificato a parlare di qualcosa se non sei direttamente coinvolto. Insomma, non è necessario fare cinema, se si vuole parlare di cinema. Ma, prima di partire di sproloqui e fare figurette di merda, sarebbe il caso di informarsi, almeno, dato che oggi è anche facile. Basta fare un piccolo click da qualche parte. Avere se non altro l’ idea di come si gira un film, capire che cosa significa stare su un set, impostare la messa in scena, dirigere attori e comparsi. Una conoscenza di base, anche superficiale, delle figure professionali coinvolte nella realizzazione di un prodotto cinematografico. Ecco, quello non vi fa male. Chissà che qualcuno non impari qualcosa. Perché quando non sai distinguere un campo lungo da una panoramica, che cazzo ti metti a sparare merda addosso a uno come Spielberg che tecnicamente si mangia vivi duecento registucoli indipendenti che fanno tanto sono un vaffinato conoscitove di voba autoviale? Non vi interessa la tecnica? ‘sti cazzi, signori, per non essere interessati a qualcosa, dovete prima sapere che cos’è, e poi dichiarare il vostro disinteresse, altrimenti parlate a vanvera.  Ho letto cose che voi umani non potete immaginare: il Super 8 scambiato per il video 8, gente che parla di carrelli quando sono panoramiche, roba da sbattere la testa contro il muro fino a quando non ti esce il cervello dalle orecchie e il tuo cranio non si trasforma in una poltiglia giallastra. E, lo ripeto, non serve essere esperti. Io non sono esperta. Io però, prima di dire una cosa, la verifico. Siamo tutti titolati a parlare delle cose che ci piacciono e delle cose che ci fanno incazzare. Ma nel momento in cui la nostra critica o il nostro entusiasmo sono accompagnati da strafalcioni, perdiamo in credibilità e la diamo anche vinta a tutti quelli che salgono in cattedra e affermano che un blog di cinema non è una cosa seria. Se siete in dubbio, usate il termine universale Camera, che può indicare entrambe le cose. O anche MdP che fa pure figo. Ma non mi fate più leggere in giro telecamera perché è ridicolo. A meno che non si parli di Rec, o Blair Witch Project.

Rhona, in pellicola

Un’ altra cosa: War Horse è un film che, non dico a girarlo, ma solo a concepirlo, a prepararlo e a metterlo in scena raggiunge dei livelli di difficoltà così elevati che quel testa di cazzo di Hazanavicius non riuscirebbe neanche a immaginarli nei suoi sogni bagnati. Però lui fa un film muto, in bianco e nero, nel 2011 (cit.)!!! e tutti giù a sbavare, a bearsi della loro profondità intellettuale e di che cazzo di capolavoro immortale e immenso hanno tirato fuori parlando di un attore imbecille che non si rassegna all’ avvento del sonoro e di una zoccoletta che fa l’ occhiolino in camera. Il tutto con l’ ausilio di un simpatico cagnetto che è andato alla cerimonia degli oscar completo di farfallino suscitando gridolini di gioia e tenerezza istantanea che tra un po’ premiavano pure lui (anzi, lei, è femmina). E andando a stringere, di cosa parla The Artist? Di buoni sentimenti, anche quello. Solo che abbandona l’ epica che oggi se parli di epica ti danno del fascio imperialista, e la butta sull’ ammmmmore eterno per il cinema di una volta. Un premio contro il treddì!!! Un premio contro gli effetti speciali! Un Oscar al cinema d’ autore. Autore un cazzo. Ruffiano e impellicciato, come le signore che al mercoledì escono con le amiche e poi possono dire al marito di aver visto un film impegnato. Ma andassero a spalare merda, Hazanavicius, Dujardin e l’ Academy tutta.

Ah, per la cronaca, all’ epoca in cui è ambientato The Artist, le telecamere non le avevano ancora inventate.

Non entro nel discorso Drive, Refn, Malick o anche semplicemente Fincher perché poi mi chiudono il blog, mi arrestano e mi fucilano.

Ma lasciatemi aggiungere una cosa: The Artist è un film ricattatorio, reazionario, che puzza di stantio e nasconde un’ operazione di una furbizia colossale dietro alle puttanate su un cinema che non ha bisogno di tecnologia per appassionare. Il cinema con la tecnologia e con le evoluzioni tecniche ci è sempre andato a braccetto. E’ progresso, è avanzamento, è (anche) CGI, 3d, green screen e nuovi formati di ripresa. Ed essere retrogradi e sentirsene fieri significa non essere in grado di afferrare un concetto di base: il problema del cinema contemporaneo non sono gli effettoni, i robottoni e la computer grafica. Sono gli sceneggiatori. E la sceneggiatura di The Artist fa pena, con quel lieto fine posticcio appiccicato con lo sputo e l’ obbligo rivoltante della lacrima a ogni costo.

A domani.

89 commenti

  1. Helldorado · ·

    A Spielberg si può dire tutto tranne che non sappia come fare cinema…mica è un Michael Bay qualsiasi!!!!! Sfogati che fa sempre bene…

    1. Grazie Max…ne avevo un gran bisogno 😀

  2. Brava, Lucy. La maggior parte dei miei giudizi sono strutturati sulle storie. Quando condanno un film condanno la storia e di conseguenza, il regista che l’ha diretta, perché è il maggiore responsabile. Raramente vengo colpito dagli aspetti tecnici, ma quando accade di solito verifico per evitare di scrivere castronerie. Però, sulle storie, lì sono chiamato a giudicare, è roba mia, insomma. ^^
    Sui film in questione, non ho visto nessuno dei due, ma siccome l’Oscar è invenzione del demonio, come sanno tutti, non fatico a immaginare le manfrine e le leccate dispensate a chi non le merita, ma le rappresenta. Il teatro, ormai, è quello, con buona pace del palcoscenico.

    1. Ma infatti, alla fine, non siamo troppo distanti. Il problema del cinema sono i cazzo di sceneggiatori che scrivono storie di merda. O magari scrivono male storie che potrebbero essere buone.
      Se non c’è una sceneggiatura, non c’è il film, c’è poco da fare, la base è quella.
      Poi io giustifico errori e buchi logici, ma devi comunque raccontarmi qualcosa che io voglia sentire.
      Detto ciò, ti lovvoabbestia

  3. Bello sfogone! Anche a me viene la pelle d’oca quando Certi Personaggi parlano di telecamera invece che di MdP oppure- brrr- confondono SCENOGRAFIA CON SCENEGGIATURA. Ed è successo un sacco di volte.

    1. E’ vero, scenografia al posto di sceneggiatura!!! come ho fatto a non pensarci! che tutte le volte in cui lo leggo mi sale il veleno neanche fossi il serpentone di Conan

  4. Posso dire che questo è il più bel post dell’ultimo mese? E anche uno dei più belli del blog? Grazie. Perchè è esattamente quello che penso detto con parole, chiare e precise, che a me non verrebbero mai. L’incazzatura arriva tutta, è anche la mia, e buca fino in fondo. E bravo anche a Seppukkunt! “Il pubblico che sborra a comando” è geniale.

    1. Grazie…E’ che davvero, quando ti trattano con una superficialità così oscena una cosa che ami davvero, ti sale un rabbia che non riesci a controllare…

  5. Non ho visto War Horse per il semplice fatto che non mi attirava vederlo al cinema. Ma definire uno che ha sfornato capolavori indiscussi, e non ultimo “Le avventure di Tin Tin” come bollito, mi fa strano. Veramente.
    Non ho ancora visto nemmeno The Artist (è l’ultimo film del nuovo ciclo del mio cineforum), ma ne sto già sentendo di cotte e di crude: quelli che lo definiscono “capolavoro” e quelli che, come te, pensano sia un prodotto “furbo” il cui successo è figlio di una campagna di marketing ottimamente realizzata.
    Ad ogni modo, articolo ottimamente puntiglioso. 😀

    1. Benvenuto!!!
      Guarda, si può dire qualsiasi cosa, se si hanno le basi per dirla. Nel momento in cui definisci “bollito” Spielberg, me lo devi dimostrare e se me lo dimostri parlando di telecamera, ecco che la credibilità va a farsi benedire alla velocità della luce

  6. UAU.
    E dai, guarderò il film di Spielberg. Ne avevo letto solo male, Spielberg non mi piace moltissimo, ma a questo punto sono curiosa.
    E sì, sono d’accordo soprattutto per la questione degli sceneggiatori. E’ sempre più raro che un film mi colpisca e quelli indipendenti, per la maggior parte, non riescono neppure a deprimermi.
    A dirla tutta mi sono pure stancata dell’idea che la vita è triste e quindi dobbiamo intristirci, altrimenti non siamo profondi e coscienti.

    1. No, ma se Spielberg non ti piace, non credo apprezzerai War Horse che è spielberghiano al 100%. A me è piaciuto da morire, ma io adoro il suo modo di narrare, il modo in cui ti fa commuovere con un primo piano, la fotografia retrò e sì, anche la retorica spielberghiana, è un tipo di retorica che mi piace, perché la trovo sempre sincera.
      Ecco, la vita è triste, il mondo è brutto…e che palle, basta! Io con War Horse sono uscita dal cinema meno disperata e un po’ più contenta. E ringrazio Steven per questo, perché i suoi film mi hanno sempre dato un motivo per non cadere nella desolazione

  7. Io l’alternativismo di moda non l’ho mai sopportato, davvero, è la rovina. E dire che Spielberg non ha tecnica parlando di telecamera e senza veramente conoscere una fava del modo in cui si gira e si monta un film toglie automaticamente valore alla critica

    1. Sì, non è che non si può criticare Spielberg, è che per farlo, devi avere delle basi da cui criticarlo. Tutto qui.

    2. Secondo me, invece, uno dei più belli è il post su Peeping Tom, ma siccome l’incazzatura attira a frotte… ecco, voglio dire che si preferisce questo a un post migliore nel quale davvero Lucy fa sfoggio di conoscenza cinematografica.
      E comunque, è una cosa che avevo dentro da un po’ e dovevo dirla. Ora sparisco, scusatemi. ^^

      1. Anche io penso che Peeping Tom sia tra le recensioni migliori che ho scritto…
        Purtroppo è così: post incazzoso e polemico e le visite salgono a manetta.
        Ti posso assicurare però che questo non è il caso dell’ esimio signor Fricherton che è un mio accanito lettore 😀
        E comunque non puoi immaginare quanto mi faccia felice sapere che hai apprezzato Peeping Tom, io davvero, ti adoro di più ogni giorno che passa.

        1. No, ma infatti, non ce l’ho con Frickerton, (anzi, colgo il momento per salutarti) ma sai come si dice, è arrivata l’occasione e non ho potuto fare a meno di commentare, perché certe cose è bene dirle. Anche perché, è bene dire anche questo, non ti stai costruendo la fama sulla critica destruens, ma su ciò che sai e che riesci a trasmettere sul cinema. Punto. E chi afferma il contrario non ha capito una ceppa. Ecco.

          1. Non è un caso se ultimamente sto limitando al minimo le stroncature, proprio perché ci tengo a non passare per scassafilm 😀
            E ti ringrazio per il commento, perché lo sai che per me il tuo giudizio su questo blog e sul mio modo di affrontare il cinema conta, e come ❤

  8. Ti voglio un casino di bene, punto e basta, quanto al resto sai cosa ne penso. ^_^
    Lo sfogo, di fronte a certe cose, è solo salutare, che altrimenti la carogna ti rovina davvero il fegato! 😦

    1. Anche io ❤
      Dovevo sfogarmi, ti giuro, mentre scrivevo mi formicolava la faccia e mi tremavano le mani 😀

  9. moretta1987 · ·

    Un bello sfogo non c’è che dire ma d’altronde ti capisco,sapessi le incazzature che vengono a me per le bestialità che mi capita di leggere sui fumetti.A volte certe cose è giusto dirle e ribadirle.

    1. Infatti, lo immagino…anche lì c’è una tale incompetenza da rabbrividire. Ed è anche il motivo per cui io evito di parlarne. Non ne so abbastanza e mi taccio.

  10. ohoh, ringrazio onorato per la citazione, la crociata contro hazanacoso non si ferma di fronte a gnente.

    1. hazanacoso deve morire soffocato dalla cacca del cagnolino.

      1. però ecco, io avrei mille riserve a vedere war horse perché su mymovies dicono che è “la storia di un puledro esuberante” e sono sicuro che riderei per tutto il tempo pensando a questa frase. sono stupido.

        1. No, ma magari a te War Horse fa vomitare a idrante, eh?
          Però certo, puledro esuberante. Sì, credo avrebbe rovinato la visione persino a me

          1. boh non ne ho idea, in realtà credo di aver visto pochissimo di spielberg e in realtà a me fa vomitare a idrante tutto perché ci ho i pvobblemi come truce baldazzi.

  11. Ma quanto ti lovvo???
    Uno sfogo così merita tutti i complimenti, ma sono troppo annichilito per concepire qualcosa di adeguato…
    L’ignoranza è una brutta bestia, se poi è coadiuvata anche dalla perseveranza a rimanerci ignoranti… beh, allora siamo a posto!
    Di tecnicismi non ne capisco molto, come Hell, anche io mi limito a giudicare la trama e, a volte, quando la struttura è palese, riesco anche a dare qualche giudizio tecnico. Ma sparare cazzate… quello mai!
    Brava, sfogati e urla fin che puoi: prima o poi qualcuno sentirà! 😀

    1. E’ che ho paura che quando mi sentono, mi menano!!! 😀 😀
      a me la cosa che infastidisce di più, è proprio quel prestare il fianco alla critica “ufficiale” quando dice che noi blogger non capiamo niente. Se non ci si informa, poi si dà automaticamente ragione a loro. E non è mai un bene.
      Sono contenta che tu abbia apprezzato 😉

  12. A leggere i commenti da te riportati direi che l’ignoranza dei tipi non è solo in materia di cinema… (L’ortografia e la sintassi questi sconosciuti !)

    1. Sì, vabbè, quello poi è tutto un capitolo a parte che andrebbe adeguatamente affrontato in sedi più opportune, perché se iniziamo a parlare anche di sintassi, linguaggio usato e grammatica, siamo perduti per sempre 😀

  13. Napoleone Wilson · ·

    Scusa, ci sei…?

    1. Sì, sono qui

  14. e ho detto tutto 🙂

  15. Ahahah, meno male che sono un schifoso depresso lentiacontattato che vive in una caverna sgretolata e non ha visto né lo Spielberg né il filmO muto, e di riflesso non ha letto le recensioni.
    Se davvero si amassero i film muti il mio blog esploderebbe di accessi, ahahah! 😀
    La cattiveria figa è trendy di brutto, vogliamo parlare di quelli che si credono uomini moderni perché fanno ironia sulle icone religiose, sui terremotati o sui bambini africani? Quelli sono dei miti!
    Comunque in questo caso hai pensato anche ai figoni che descrivono Dario Argento come bollito, senza magari mai aver visto un suo film di quelli buoni. Vero che hai pensato anche a loro? 😀
    Ah, fra le tante questione tecniche, è da spiegare ai tizi anche che la camera non la manovra il regista, ma uno o più tizi che poi raramente vengono ricordati e cacati.

    1. Bè, bè Argento poveraccio sono almeno vent’anni che non coglie un film neanche per sbaglio. Lì uno comincia a pensare che la bollitura sia effettivamente in atto. Spielberg, da un punto di vista strettamente tecnico, non ha mai cannato un film. Poi può piacere, non piacere, stare antipatico, risultare insopportabile, e tutto ciò che uno preferisce, ma che sia in grado di fare cose meravigliose con la macchina da presa è insindacabile.
      Ma infatti, questo amore folle spuntato nel 2011 per il cinema muto è sospetto. Da te come precede? Hai avuto picchi, con tutti che ti chiedevano disperatamente una recensione di Femmine Folli? 😀 😀

      1. Sì, ma su Argento concordiamo, mi riferivo al fatto che lo insulta anche chi non ha visto nessuno dei suoi grandi film, ma siccome è trendy sparare a zero su su lui, anche se a ragione, si accoda… Il critico tipico che dice: non c’è più l’Argento di una volta (il che è vero); però lui non l’ha mai visto quello di allora…
        Il mio blog è diventato improvvisamente IN anche solo per la colorazione, mi scrive gente dicendo: “ho sempro stato un amando del cinema espressionisto”. Non riesco a rispondere a tutte le mail!

        1. anche io ho sempre stato un amando del cinema cubisto, lo sappilo!

          1. Lo sapivvulu già!

  16. Ho cinque minuti per lasciare un commento! 😉 Sarò breve visto che sono d’accordo con lo sfogo, visto che la moda di parlare di cose di cui non si sa nulla è sempre più diffusa. E ora mi viene anche da farmi un esame di coscienza, magari ogni tanto la parola “telecamera” è scappata pure a me, in buona fede. Cercherò di fare più attenzione d’ora in poi. 🙂

    E comunque è triste ogni volta dover ribadire l’ovvio visto che la gente tende sempre più a comportarsi in modo sbagliato. Sono riflessioni che faccio pure io ogni volta che posto un articolo dei miei, in cui immancabilmente mi chiedo se siamo proprio al punto di dover ribadire tutto…

    Ciao e un abbraccio,
    Gianluca

    1. Grazie Gianluca.
      A me sta a cuore il discorso dei blog gestiti da appassionati. Mi sta anche a cuore la libertà di scrivere di cinema senza avere il patentino di critico. E’ una specie di guerra che combatto quotidianamente. Però non si deve prestare il fianco a quelli che pensano che siamo tutti incompetenti e che quello che scriviamo non ha valore. Perché, se compiamo degli errori così marchiani, diamo ragione a loro.
      Un abbraccio anche a te e *O*

  17. Allora, da qui a dire che War Horse (che tra l’altro non ho ancora visto, eh!!) è un film girato male, per cui Spielberg dovrebbe appendere la macchina da presa al chiodo significa essere entrati nella sala ad occhi bendati, visto che bastava guardare il trailer per capire la bravura ancora insita nelle sante manine di quest’uomo che ci ha cresciuti. Poi, che io non abbia avuto voglia di andarlo a vedere perché non amo i film che hanno per protagonisti degli animali, che parlano di guerra, e che abbondino un po’ troppo palesemente di buoni sentimenti, perché non ho voglia in questo periodo di piangere come una fontana al cinema, è un altro paio di maniche.
    The Artist ha fatto man bassa di Oscar, è vero. Non commento nemmeno su quello, non l’ho visto e conto di vederlo la settimana prossima per farmene un’idea, ma dubito il regista possa aver fatto meglio di Scorsese: per quanto Hugo avesse una storia debole, la realizzazione era magistrale e il fatto che l’Oscar se lo sian fumati mi da un fastidio incredibile.
    Quindi, sono d’accordo con te: improvvisarsi critici sparando a zero su film “commerciali” è anche troppo facile, scorretto e soprattutto non fa diventare espeVti di cinema. Così come è troppo facile urlare al capolavoro per ogni film che si discosti dalla massa. La cosa importante, in questo “lavoro” come in tanti altri, è la sincerita, prima di tutto con sé stessi.

    1. Sì, ma il punto dell’ articolo non è che vi deve piacere War Horse a tutti i costi, ci mancherebbe e sono ottime le ragioni per cui tu non desideri andarlo a vedere. Stesso ragionamento, al contrario, per The artist. Non è che se non piace a me, possiedo la verità e gli altri son cretini.
      Il mio era un discorso generale.
      L’ Oscar questa volta se lo sono proprio fumati, gridando appunto al capolavoro per un film finge di discostarsi dalla massa. E io vado in bestia, non posso farci niente. Mi fa diventare matta questo atteggiamento critico.
      La sincerità sarebbe cosa fondamentale, ma spesso ci si vergogna ad ammettere che un film piaciuto a tutti non è piaciuto a noi,e viceversa.

  18. mamma mia..e pensare che volevo concludere il post su dogville scrivendo:uno dei pochi che finisce con una plange invece che con il dolly!Non sapevo che sarei finito nei territori del Gran Vaffanculo luciesco!^_^
    E anzi mi sa che qualche volta pure l’ho scritta telecamera anche se metto quasi sempre mdp.Detto questo;a me spielberg sta sul cazzo.Il Gran Visir dello Stuporismo Ultraricattatorio.Però mi sta sulle palle tantissimo anche il Tarantinato classico da gita ar tufello.E poi i frichettoni,gli alternativi,i revisionisti del cinema di serie b,quelli che sbavano per l’action di van damme,quelli che non comprendono bergman e ne parlano male.Oh,mi sa che a ben vedere se dovessi scatenarmi potrei superare te.
    E su The Artist mi sa che siamo ai livelli dello scontro Von Trier e Anderson,comunque fa bene ogni tanto scatenarsi e mandare a fanculo un po’ così a random.
    Dunque dicasi carrello:quando la mdp sta su una specie di binario e si muove lateralmente…Panoramica …ehm….cioè ha a che fare con spazi aperti e ….le riprese del monte bianco?Abbi pietà dottoressa contess drac lup mannar,è che il cinema l’ho studiato in terza media e ricordo poco.okkeio?

    ps:ma scusa l’industria cinematografica non si basa spesso sulla finzione?E anche sulla paraculaggine?Quando fai un film non pensi anche:oh,se metto questo faccio piangere,faccio ridere e così via.Cioè non è un tuo amico che dovrebbe essere sincero con te,è un film e quindi anche se dovessi fare un film bianco e nero e muto perchè ho calcolato che mi porterebbe premi e stima anche alla cazzo di cane,che male c’è?Vabbè vado a fanculo da solo non ti scomodare va..ciaooo!^_^

    1. Oddio, troppe cose Dottò, che qui vado in confusione.
      Panoramica vs Carrello:
      Carrelo: macchina da presa sui binari, non lateralmente (non solo), ma anche avanti e indietro.
      Panoramica: MdP che ruota sul suo stesso asse.
      Spielberg è lecito che stia sulle palle, ma discuterne la tecnica è folle.
      The Artist: si spaccia per film d’autore, finge di essere sincero. Tu puoi arruffianarmi quanto vuoi e io ti vengo dietro, ma se mi turlupini, ti odio 😀

      1. c’è la cagnetta..c’è la cagnetta e io non capisco più nulla.Roba che mi piace pure io e marley,mi metti un cane e non connetto.

        ps:comunque è il plange quella ripresa con la mdp che scende dall’alto verso il basso,no?Tanto per vedere cosa mi rammento di quelle lezioni.
        Si ,Spielberg ci mancherebbe che non sappia come si gira un film ,ma penso che tutti sappiano come si gira un film altrimenti che registi sarebbero?Su Argento hai ragionissima e per me è un grande dolore

  19. Giuseppe · ·

    Sull’argomento trattato è un bene che l’incazzatura attiri a frotte, visto che è perfettamente fondata e allo stesso tempo permette di fare un po’ di VERA informazione…la telecamera di Spielberg, eh? Una cagata del genere non sarei riuscito nemmeno a concepirla IO da semplice appassionato (magari non molto addentro alla terminologia tecnica, per cui cerco di informarmi un tantino prima di parlare è gia questo mi taglierebbe fuori dal circuito della cvitica che conta davvevo)…e un conto è conoscere in toto l’opera di Spielberg e disquisirne con la dovuta competenza (e allora si può discettare, dimostrandolo, di cosa eventualmente si considera più o meno riuscito e sotto quale aspetto -regia, montaggio 😉 , sceneggiatura, soggetto, recitazione, luci ecc.) e un conto la puzza sotto al naso che sta alla base di insindacabili giudizi di “bollitura” nei confronti di un regista che a questi ultrapresunti intellettuali è sempre stato sulle palle qualsiasi cosa facesse …signorie vostre, vi ricordate quei Duel e Sugarland Express che magari apprezzavate a denti stretti? Come anche 1941 – Allarme a Hollywood? Sono sempre di Spielberg, occhio…e in Incontri Ravvicinati del Terzo Tipo quello era davvero Truffaut, eh? Diretto dal suo giovane collega Steven, quando si dice che due grandi nomi hanno lavorato l’uno di fianco all’altro, e magari vi fa comodo non ricordarvelo. Tra l’altro si tratta sempre di critici che trattano l’appassionato come un generico nerd, il quale nel malaugurato caso sia anche un conoscitore di fumetti viene degradato a lettore di “giornaletti” (termine inventato da coglioni per gli altrettanti coglioni che nulla sanno di quanto lavoro stia dietro a tutto quello che abitualmente leggo)…ma sì, è meglio un finto cinema muto con un bianco e nero altrettanto finto perchè è un omaggio affettuoso, sincero e che bella la nostalgia e vaffanculo, poi cosa importa se ci si dimentica del buon VERO bianco e nero che ha fatto parte della storia del Cinema…
    P.S. Mi sono incazzato un po’ pure io, me lo concedi? 😉

    1. Ma spesso i semplici appassionati sono quelli che si informano e poi queste cazzate non le scrivono, appunto perché non si improvvisano critici, ma sono appassionati e rispettano la materia che trattano.
      E certo che ti concedo di essere incazzato, DEVI essere incazzato 😀
      questo è il post dove ci dobbiamo tutti incazzare come bisce!

  20. Mamma mia… è lunedì per tutti, eh!? 🙂
    E’ vero che i tecnicismi di un’arte sono alla base stessa di quell’arte però è anche vero che un quadro mi può piacere e lo posso dire, anche se non so cos’è un pennello; una canzone mi può piacere e la posso criticare anche se non so cos’è una chitarra; una poesia mi può piacere e la posso smontare anche se non so cos’è una metrica.
    L’arte (e il cinema ne fa sicuramente parte) deve essere libera di essere criticata, offesa, ricostruita, amata e disprezzata da tutti. Nessuno escluso.
    Trovo limitante lasciare la critica solo a chi conosce l’argomento.
    Poi è vero che una critica poco informata è facile da disfare e fa nascere sfoghi bestiali come il tuo. Però il rischio è di tagliare fuori anche chi potrebbe effettivamente aggiungere qualcosa di nuovo e di buono, e diventare così, terribilmente prosaici.
    Per quanto riguarda spillebberg, è chiaro che è un Dio del cinema e guai a chi lo tocca. Però il problema a mio modestissimo avviso, non è che non sa più girare un film (ma che spettacolo è lo schifatissimo “Minority report”!!) ma che si presta a dare nome a produzioni di infima qualità come “Terranova” o “Falling skies” o “Transfromers 3” o “Sono il numero 4″… etc. con lo stesso americanissimo sistema usato da Stephen King per qualsiasi roba horror che esce.
    Li trasformano in “Marchi Di Qualità” e a questo punto anche una merda firmata “Steven Spielberg” diventa oro.

    1. Spetta spetta, però Eddy, a me pare di essere stata chiara: ho scritto che non c’è bisogno di fare cinema per scrivere di cinema. Però, restando al tuo paragone, se io apro un blog di musica senza neanche sapere cos’è una chitarra, e poi scrivo a buffo senza nemmeno informarmi, sono un po’ coglione, non credi?
      E se su quel presunto blog di musica scrivo che sul pentagramma ci sono sei righe mi merito di venire fucilato, no? Perché se scrivo su una qualsiasi pubblica piazza, mi prendo una responsabilità e di questa responsabilità fa parte anche il dare informazioni corrette. Quindi sì, appassionati ben vengano (io sono la prima a definirmi non esperta, ma appassionata), però appassionati che sappiano anche trovare le informazioni esatte su quello di cui parlano, altrimenti è un belare inconsulto e privo di cognizione di causa.
      Su Spielberg: ecco, criticarlo per le porcate cui presta il nome come produttore, è sacrosanto, e andrebbe detto più spesso.

      1. Secondo me è qui che non siamo proprio d’accordo… 😛
        Uno che apre un blog di musica, per me, può anche non sapere cos’è una chitarra purchè in quel blog possa esprimere liberamente la sua idea e sappia far nascere spunti di discussione, anche negativi.
        Se poi questo “coglione” non si informa su quello che scrive, è vero che è un male ma di conseguenza io sono libero di leggerlo o meno.
        Quando scrivi su un blog non stai scrivendo per “fare informazione” ne tantomeno per “gli altri”, mica sei un giornalista? E se lo sei, allora cambiano tutte le carte in tavola.
        Qui parlo per me: io scrivo perché amo la discussione e mi piace sentire chi ha pareri diversi dal mio e tenere in allenamento quel poco di grumino grigio che ci ho nella capa. Se nessuno mi legge, nessuno mi corregge, e va a finire che non imparo nulla. Fine del gioco.
        La supponenza è un male grande, soprattutto in rete e d’accordo con te, trovo giusto ammazzarla sul nascere! 🙂
        Io mi sono sentito dire in un mio commento che sono un “coglione” (ripendo il senso della tua parola) perché ho espresso che non amo le ultime produzioni di un certo regista, e non perché non so cos’è una steadycam o un carrello o una regia.
        Qui avrei da dibattere a lungo su chi uccide l’opinione sul nascere. Preferivo che mi dessero dell’ignorante di cinema. Che poi sono.

        …e vai di sfogo! 😉

        1. No, un conto è l’ opinione, un conto è lo strafalcione. E coglione sei nel momento in cui affermi una cosa sbagliata con la sicumera e l’ arroganza del “tanto è solo un blog e scrivo quello che mi pare”.
          Io ci tengo alla precisione, non sono una giornalista, ma quello che scrivo è pubblico e se dico una cosa sbagliata (oggettivamente, non nel regno dell’ opinione), tipo violoncello al posto di contrabbasso, sono io l’ imbecille, perché avrei potuto verificare, prima di scrivere. tutto qui.

          1. Certo, ma se tu scrivessi merdate stai certa che nessuno ti legge.
            A meno che non ti chiami fabio volo o jovanotti!

            ps: a tutti i fan delle persone sopra elencate: li odio davvero, non era un esempio LoL

          2. sì, ma a me non piace che l’ inesattezza diventi una specie di marchio di fabbrica della scrittura in rete, che per me è cosa da prendere sul serio. Però è ovvio che vada bene anche il dilettantismo. Basta esserne consapevoli, tutto qui.
            e ricorda che su questo blog qualsiasi forma di odio è ben accetta

  21. Un concetto semplice: guarderò War Horse perché mi ispira la storia, il periodo storico e il modo in cui viene raccontato attraverso una trama che punta su un buon sentimento (che non è mica una malattia contagiosa, eh! Io amo i film cattivi, ma mica guardo solo quelli… non voglio diventare come certi tizi che spernacchiano appena salta fuori un sentimento da un libro o da un lungometraggio).
    Spielberg mi piace perché ha sfornato titoli che, volendo o meno, hanno contribuito alla mia educazione. Vedendo i registi che ci sono in giro ora dovrei baciarmi i gomiti per aver avuto Steven come maestro, e non un Bay qualunque.

    1. Appunto, questa storia del cattivismo da operetta a ogni costo ha davvero stufato. E’ stantia, puzza di vecchio. Basta. Capisco l’ avversione per il buonismo un tanto al chilo, ma da qui a svalutare qualsiasi forma di sentimento positivo ci passa un abisso.
      Su Spielberg la penso esattamente come te. Avercene di giovani che girano come girava lui quando aveva 25 anni. Quando il talento è così puro e cristallino, c’è poco da aggiungere.

  22. Ti sei proprio incazzata.
    Io domani posto War Horse, sai già che non ne parlerò bene, ma telecamera non l’ho usato, giuro! 🙂
    E comunque difendo The artist, un film splendido. Specie per i vecchi dinosauri come il sottoscritto.
    Forza The artist. Così, giusto per provocarti un pò senza fare il professorino del cazzo! 😉

    1. Ma si può parlare male di War Horse, per carità. Basta farlo con cognizione di causa 😉
      No, non ci posso credere che ti è piaciuto The Artist. E’ davvero un colpo al cuore e adesso devo bermi quindici litri di birra per riprendermi 😀

  23. Eppure, eppure, ora che ci penso, telecamera dev’essere scappato pure a me. 😀
    Sai come si dice? Nella gioia e nel dolore… 😀

    1. Ci lovviamo lo stesso, nella buona e nella cattiva sorte 😀

  24. Prima cosa: non entro qui da troppo tempo, hai cambiato persino il theme…molto bello e carino…come sei hi-tec ^^
    Condivido chi vuol criticare i film dal punto di vista tecnico senza avere conoscenze tecniche alle spalle, però sono dell’idea che uno puo’ dare un giudizio su un film (mi è piaciuto o meno) anche senza avere conoscenze. Il problema è presentarle come fossero verità universali. Io, ad esempio, non credo di avere conoscenze tecniche, ma so se un film mi è piaciuto o meno.
    Terzo….a forza di parlarne sta per venirmi la curiosità di vedere The artist…riflettevo oggi che in realtà fare un film in bianco e nero e muto non è una cattiva idea, anzi da un certo punto di vista è anche originale, il problema è come la si sviluppa. Come hai saggiamente fatto notare, il problema è spesso nella sceneggiatura. Non so se tu hai visto “L’ultimo dominatore dell’aria”: un film fichissimo, almeno l’idea lo era….ma come è stato sviluppato? Una merda rara e così non avremo mai i seguiti a venire. Potrei elencarti un’infinità di film, soprattutto fantasy e nella stragrande maggioranza tratti da libri (quindi in teoria gran parte della storia già scritta) il cui adattamento per il cinema li ha smerdati, umiliati e distrutti. Io credo che si possa fare un bel film da un bel libro, basta volerlo (vedi Il signore degli anelli).

    1. A me viene spesso il dubbio se si capisce quello che scrivo, sai? 😀
      Non ho scritto da nessuna parte che non si può dire se un film piace o meno se non si hanno conoscenze tecniche. Ho scritto un’ altra cosa: che non ci improvvisa critici cinematografici se prima non ci si informa un minimo. C’è un abisso tra il mi piace, non mi piace, e invece parlare di cinema senza sapere nemmeno come si gira un film.
      Che poi non servirebbe neanche quello: basterebbe controllare e verificare le informazioni che si trasmettono. Chiedersi, ogni volta che si scrive, andiamo a controllare se ho detto una cazzata o no…
      Ecco, io lo faccio per ogni dannatissimo post e conosco un sacco di persone che lo fanno.
      Non ci vuole tanto, bastano cinque minuti di verifica in giro. Su imdb c’è tutto quello che ci serve, per esempio. Oppure, se si è troppo pigri, evitare di sfoderare un linguaggio tecnico che non si hanno le conoscenze per sostenere. Anche lì, non ci vuole molto.
      L’ ultimo dominatore dell’ aria non l’ho mai finito di vedere perché ho avuto gli occhi offesi dopo i primi dieci minuti e ho cominciato a tirare roba contro lo schermo. Ma è sciammancoso, vero?

      1. E’ più probabile che abbia scritto male io…anzi, ammetto il mio errore (cucinare e leggere viene male :D): si capisce che ce l’hai con chi si improvvisa critico…senza avere nè umiltà, nè conoscenze ma solo l’aria del finto intellettuale (radical chic). E cmq a volte basta anche solo leggere wikipedia e la scheda del film per conoscere le curiosità su di esso…
        Sciammancoso che significa tesò??? So che alla fine al personaggio principale fanno dire una cosa per cui mi sono cresciute e cascate le palle…e sai che io ho visioni molto ampie dei film…l’idea era fichissima però…ed è finita a mignotte!

        1. Dicevo M. Night Shyamailan. 😀
          E’ il regista de L’ Ultimo dominatore dell’ aria, vero?
          O ho sbagliato?
          (non ho goggolato, non wikipediato, non ho iemmedibbiato) 😀 😀

          1. Ah no…ci hai preso è suo (io ho wikipediato di brutto^^)! E ho capito che dopo aver fatto “The village” e “e venne il giorno” avrebbe dovuto smettere, no? Non è che perchè hai fatto “il sesto senso” (che poi è passato così tanto tempo da quando lo vidi che non ricordo manco più com’è girato) adesso dobbiamo subirci tutti i tuoi film…lascia il lavoro a chi ne sa più di te (è regista e sceneggiatore!). Giusto?

          2. A me Shyamailan piaceva, mi piaceva proprio il suo stile. Non tanto l’ idea di puntare sempre al colpo di scena finale, ma la morbidezza con cui girava mi riempiva di pensierini felici.
            Poi non so cosa gli è successo…E venne il giorno è una cosa invedibile. Peccato, davvero. Io comunque spero che un giorno torni ad avere una buona sceneggiatura, perché ha talento, il ragazzo 😀

          3. Che ne sai….magari ha iniziato a fare “merda” perchè così lo pagano de più… -.-” non so…non capisco come uno possa dimenticarsi come si scrive e si gira un film…boh!

  25. Senti Lucia, io mi alzo in piedi, applaudo e mi conservo questo post ad imperitura memoria di un cervello funzionante e cinematograficamente colto.
    Qui il capolavoro (ti cito” “Il cattivismo da fighetti è una specie di peste bubbonica che coglie alla sprovvista. Un anno prima stai lì che ti squagli per E.T. e un anno dopo eccoti con l’ atteggiamento di quello che sa tanto di cinema e gli piacciono le robe indipendenti un po’ depresse che ti dicono quanto è cinico e ingiusto questo mondo infame”.
    Condivido tutto quello che dici, è un balsamo per il cuore leggere post così incazzati, schietti e decisamente assennati.
    Me lo porto al lavoro, altri meritano di leggere questo post!
    A momenti cadevo dalla sedia!

    1. Ma grazie, davvero…non credevo che avrei riscosso dei consensi così grossi con questo post. Era uno sfogo personale, una specie di protesta contro un certo modo di vedere il cinema ultimamente. Lo sberleffo e il dileggio come uniche cifre critiche non supportate nemmeno da una conoscenza di base.
      E sono molto contenta che molte persone siano d’accordo con me, perché alla fine la competenza, in qualsiasi campo, e anche se lo si fa solo per passione, è importante.
      Grazie davvero tanto…di cuore

      1. Aggiornamento: la mail sta facendo il giro tra amici, parenti e colleghi con il tuo post (rigorosamente citata la fonte). Ebbene UN TRIPUDIO, mi chiedono il link!
        Sei brava ragazza, ed io ho stampato questo post per tenerlo appeso al muro e impararlo a memoria per sburgiardare prontamente i “Cvitici della settima avte delle mie palle” (citazione da Lucia).
        ^___^ Sto ancora ridendo!

        1. Ma grazie…davvero, mi sento in imbarazzo davanti a questo diluvio di complimenti…
          non me li merito

          1. E invece sì!

  26. Lucy ti chiedo una diagnosi,se mi piace lo Spielberg di ET, Incontri ravvicinati del terzo tipo, 1941 (mi arrapa!!!!) ,I primi 3 indiana jones, Duel, Lo squalo , Ai confini della realtà, Il colore viola, Jurassic Park,Salvate il soldato Ryan, The terminal (e altri) , mi lascia indifferente lo Spielberg di Hook, Always, Schindller’s List,Amistad o Munich, e mi fà rigirare lo stomaco (tipo caffè e limone) lo Spielberg di La guerra dei mondi o dell’ultimo Indiana Jones.
    Quanto sono grave? E che reazioni avrò vedendo War Horse?

    1. sei irrecuperabile 😀
      E War Horse potrebbe addirittura piacerti!

  27. Napoleone Wilson · ·

    Vabbè Lucia, a me non risponderai neppure, vado di frettissima quindi sai che errori di scrittura e di sintassi, e poi perchè purtroppo ho sempre ammirato troppo e dai tempi non sospetti dei temporalmente ben distanti loro esordi,il cinema di tarantino, Refn e Malick (mooolto diversi tra loro). Ma è naturale che Spielberg -pur avendo smesso di seguirlo nella sua fase iper-produttiva seguente a “Munich”, che è un bel film- è uno dei registi tecnicamente più preparati che ci possano essere in circolazione,in grado di mangiarsi a colazione l’80 per cento degli “shooter” di cinema mainstream contemporanei, e riguardo a chi scrive telecamera invece che cinepresa, non andrebbe neppure preso in considerazione, capita spesso anche a me di imbattermi a leggere questo sfondone inaudito.
    Per quanto riguarda la pioggia di Oscar a “The Artist” (premetto che considero però abbastanza bollito Scorsese, e proprio non comprendo certi aprioristici giudizi addirittura di capolavoro, a “Hugo Cabret”), è il solito discorso che si ripropone con l’Academy Award e le sue premiazioni per prodotti confezionati al coomputer 8altro che artigianato del muto) per piacere a tutti. E di cosa ti stupisci, a proposito di “alternativismi” italioti e provincialissimi, se c’è chi, e a livelli anche accademici, sostiene che come film di “cinema sull’olocausto” è superiore “La Vita è bella” (orribile e inguardabile come la peggiore delle patinate e leccate fiction) di Benigni, ad un film sotto quasi ogni aspetto eccellente, come “Schindler’s List”???!!!!

    1. Ma perché non dovrei risponderti?
      Io rispondo sempre, a tutti.
      Non è che mi stupisco, mi incazzo, che è diverso. Lo stupore passa, ma l’ ulcera resta. 😉
      Che poi, chiunque dica una cosa del genere a proposito dell’ annoso paragone La vita è bella vs Schlindler’s list, o è incompetente, o è in malafede, perché non si tratta di gusti personali.
      Può piacere di più la vita è bella, nessuno lo mette in dubbio, ma da un punto di vista strettamente cinematografico, è davvero povera cosa

  28. eccallà!
    come al solito sono arrivato tardi al post tutto (o quasi) da applausi.

    gli strafalcioni non li ammetto (perché basta veramente poco, e ora dopo la tirata d’orecchie di Lucia è ancora più semplice) e ricordo ancora quando ho imparato a non chiamare “telecamera” una Macchina da Presa – nel pronunciarla mi è arrivato un calcio in culo accompagnato da una frase roca (probabilmente detta con la mano tesa) che asseriva: “se chiama macchina da presa… e se ma ridici telecammera te faccio caccià via!”.

    il quasi di prima era invece per The Artist e War Horse.
    ho adorato il primo e non ho adorato il secondo. pur giocando tutti e due sul riproporre un cinema classico, o che comunque guarda al passato, ho trovato war horse quasi privo di anima. come se fosse un semplice esercizio o un compitino. ho apprezzato tantissimo l’opera meramente cinematografica (parlo del livello tecnico) ma non ho percepito quel qualcosa che poi è lo stesso elemento che ci fa adorare le peggiori cazzate girate magari alla buona. cosa che invece ho trovato in The Artist, un fulcro di passione, una ricostruzione certosina di un cinema passato ma talmente certosina che anche la trama stessa del film è universale così come lo erano i film dell’epoca (infatti, visto che non c’era l’impedimento linguistico, i film viaggiavano una meraviglia da un continente all’altro!). poi voglio scagliare un’altra freccia per Hazanavicius e Dujiardin (per Steve non servono frecce, è pur sempre Steve) perché sono arrivati a The Artist attraverso un percorso (i due Oss fatti insieme) e difatti non ci ho visto meri fini ricattatori dietro.
    credo sia tutto… scusami il papiro!

    1. Ma figurati, quale papiro, anzi!
      La scena che hai descritto è da set…solo su un set può succedere una cosa del genere! sei un cinematografaro, ti ho sgamato 😀 😀

      Su The Artist: il bello del cinema sono proprio le opinioni contrapposte, il fatto che a te quel film abbia dato tante impressioni positive e a me, oltre a irritarmi, non abbia fatto nessun effetto. Non è quello il problema, ma lo sai, non c’è bisogno che lo specifichi. Solo che io credo che sia la mia critica, che il tuo elogio, derivino da una visione fatta con cognizione di causa. Stessa cosa, al contrario, per War Horse. E’ quando si spara a zero, in un senso o nell’ altro, senza avere la più pallida idea di quello che si sta dicendo, che a me viene l’ ulcera e ci vedo rosso e scrivo post come questo 😀

      1. a dirla tutta ho fatto un pubblico mea culpa (sul blog di robydick) per le mie colpe cinematografare… anche se ne ho confessata solo una. ho dato anche in tv 😉

        comunque hai perfettamente ragione, talvolta il bello è proprio nei pareri discordanti!
        a pensarci, se a tutti piacessero le stesse cose di che parleremmo?

        è solo che The Artist mi è piaciuto tantissimissimo 😀
        (troppo da scolaretta quel “tantissimissimo”?)

        1. ma pure io ho dato anche in tv 😉 e che altro dovemo da fà qui in Italia?

          Ma no, non è da scolaretto! a me war horse è piaciuto tantissimissimo!

  29. Mi sono avvicinata con paura a questo post (e sai perché) e me ne torno via con ancora più paura di dire qualsiasi cosa abbia a che fare col cinema, da ora in poi! Ma poi parli di Spielberg e ti fai voler bene. E poi ieri sera ho rivisto Drive e quindi sono di buonumore 😉

    1. Ma no! Non devi aver paura di dire nulla sul cinema 😀
      non è quello il punto. Sul cinema possiamo parlare tutti quanti, è intrattenimento popolare e non serve una licenza per capirci qualcosa. Solo verificare quello che si scrive, perché poi gli strafalcioni e le imprecisioni screditano per primi noi stessi. 😉
      Drive mette sempre di buonumore.
      E davvero, devi dire tutto ciò che vuoi, su cinema, film, e tutto quello che ti passa per la testa

  30. LordDunsany · ·

    Perdonami se mi permetto, ma a mio parer passa un messaggio sbagliato! Siccome l’Italia è un paese libero, come tu puoi dire che “The artist” è un film di merda e il regista “una testa di caxxo”, allora chiunque, può parlare di cinema e recensire film, anche se non sa come funziona un set e non sa nulla di tecnica.. Il cosa sia un campo lungo, una panoramica o un piano sequenza personalmente l’ho imparato negli anni, ma a certa gente non interessa minimamente e “guarda” altri aspetti in una pellicola e non mi pare sia un delitto.. Ora puoi pure irritarti per “telecamera”, cinepresa, mdp, ecc, però che ognuno scriva quel che gli pare, poi chi legge deciderà se l’autore è un cretino o un sommo vate. Ah, io in un film faccio molto caso alla fotografia, al sonoro, a come sono montate le immagini, ai raccordi, al “ritmo”, la sceneggiatura mi interessa, ma non è punto fondamentale (anche se devo dire che “In time”, purtroppo, difetta propri lì!). “The artist” non ha una gran sceneggiatura (infatti agli Oscar non l’hanno premiata), verissimo, però si lascia guardare; di “Warhorse” m’è piaciuta solo una cosa, il cavallo 😀 Visto che il premio dovevano darlo, tra quei 9 tu a chi avresti dato quello per miglior film?? 🙂

    1. A me dispiace dover spiegare l’ ovvio, ma ti perdono tranquillamente, figuriamoci. Mi spiace solo che tu o non hai capitolo una parola di quello che ho scritto (e non credo perché sei una persona intelligente) o lo fai apposta e provochi sapendo perfettamente cosa intendevo. Ma, appunto, spieghiamo l’ ovvio: l’ incompetenza, in qualsiasi campo, è un delitto, soprattutto se si scrive di argomenti di cui non si sa nulla. Perché se io domani dovessi aprire un blog, che so io di cucina, e cominciassi a scrivere corbellerie e inesattezze, mi arriverebbero insulti da ogni lato. E sarebbe giusto. Infatti io di cucina nulla capisco e non parlo.
      Invece con cose come cinema, musica, letteratura, si sentono tutti espertoni. E non vivono senza darci la loro preziosa opinione. Solo che questa opinione è espressa senza neanche fare il piccolo sforzo di VERIFICARE se hanno scritto una cosa vera o falsa. Ed è un’ inesattezza.
      Non è che scrivere telecamere al posto di MdP significa privilegiare un aspetto piuttosto che un altro: è un errore, non è una scelta. E’ una fesseria. E a uno che si prende la briga di scrivere di cinema e improvvisarsi critico, chiedo almeno di non scrivere fesserie.
      Avrei dato l’ Osca a Malick

      1. LordDunsany · ·

        Ma cara, come già hai detto, è giusto e ovvio quel che hai spiegato, ma anche tu non far finta di non capire; io volevo far notare un altro aspetto: pur restando un delitto (“Delitto, delitto, che cosa è un delitto?” cit.), chiunque, anche se non sa che faccia abbia Brad Pitt e veda solo cinepanettoni, ha il DIRITTO di aprire un blog e scrivere di cinema! Poi tu, io, Hell o altri sono liberissimi di legger quel che scrive e verificare se le cose scritte siano o meno attendibili e accurate (come giustamente dici tu). E ricorda per quanto sia aberrante o un errore, ci sono persone che scrivono per divertimento o passione e non gliene frega nulla della differenza tra telecamera al posto di Mdp, anzi, non si pongon nemmeno lontanamente il problema, appunto perchè non sanno e non gli importa! 🙂
        Io adoro piante e fiori, ma non ne so niente, quasi quasi do il brutto esempio e domani mi apro un blog sul guiardinaggio 😀 Siete tutti invitati! 🙂 😀

        1. “Se qualcosa mi piace, gli faccio il favore di prenderlo sul serio” (Isaac Asimov)

  31. Scusa se posto qui, ma non ho trovato una mail nel blog. Mi sono permessa di citarti in un post cinematografico su Purple Rain.

    1. Ma figurati, anzi ti ringrazio per la citazione! e ora corro a leggere!